Sovrannumerari a livello nazionale, dovranno presentare domanda di mobilità. Ecco come

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E’ ripreso nella giornata di ieri il confronto tra Miur e Sindacati sulla mobilità per l’a.s. 2017/18.

Diverse saranno le novità, che presenterà il prossimo CCNI, come abbiamo riferito in Mobilità 2017, anteprima: docenti potranno indicare anche una sola scuola o un solo ambito. Prevarrà sempre mobilità interprovinciale. Novità per soprannumerari, tra le quali ce n’è una relativa ai docenti soprannumerari o meglio in esubero al livello nazionale (entrati di ruolo con il piano straordinario).

Lo scorso anno scolastico, infatti, i docenti appartenenti ad alcune classi di concorso (come la ex A019) non hanno ottenuto nessuna sede di titolarità, in quanto non è stato possibile collocarli in nessun ambito della Penisola per mancanza di cattedre disponibili.  Una situazione insolita, in quanto era impensabile che dei neo immessi rimanessero senza cattedra.

Il problema, pertanto, è stato risolto successivamente con il CCNI sulle utilizzazione e assegnazioni provvisorie, il cui art. 2 comma 4 ha previsto:

“Il personale docente immesso in ruolo ai sensi del comma 96 lettera b dell’art 1 della legge 107/15 che non abbia ottenuto un ambito di titolarità al termine delle operazioni di cui alla fase C dell’allegato 1 del CCNI dell’8 aprile 2016 e sia rimasto assegnato alla provincia di immissione in ruolo, viene assegnato d’ufficio, per il solo anno scolastico 2016/17, ad una sede al termine delle operazioni previste dal presente CCNI anche in soprannumero.”

Alla fase C dei movimenti hanno partecipato i neo immessi in ruolo da GaE nell’ambito delle fasi B  e C del piano straordinario di immissioni in ruolo. Tali docenti, come suddetto, non hanno ottenuto alcuna ambito di titolarità (nemmeno tramite trasferimento d’ufficio) e, sulla base della previsione del contratto sulle utilizzazioni, sono rimasti nella provincia di immissione in ruolo, limitatamente all’a.s. 2016/17.

Il prossimo contratto sulla mobilità, essendo ormai gli estensori e le parti sociali consapevoli del problema, dovrebbe prevedere un’apposita misura, come abbiamo riferito nel resoconto di ieri: “Particolare attenzione è stata portata alla situazione dei perdenti posto su ambito nazionale, senza posto in provincia. Secondo quanto discusso oggi, potranno esprimere le 15 preferenze e nel caso la domanda non dovesse ottenere risultato, saranno trasferiti d’ufficio sul primo ambito libero a livello nazionale, seguendo l’ordine di viciniorietà partendo dalla prima preferenza espressa. Si tratta di un argomento che sarà approfondito nei prossimi giorni.”

Alla luce di quanto stabilito da parti sociali e amministrazione, i docenti in esubero a livello nazionale, ossia coloro i quali non hanno ottenuto un ambito di titolarità lo scorso anno scolastico, potranno esprimere come gli altri 15 preferenze e, qualora la domanda non venisse soddisfatta, saranno trasferiti d’ufficio sul primo ambito libero a livello nazionale, secondo l’ordine di viciniorità a partire dalla prima preferenza espressa. Ad esempio: un docente presta servizio in uno degli ambiti della Sicilia, se non trova posto in nessun ambito di tale regione, il sistema passa a verificare la disponibilità negli ambiti della Calabria e così via, sino a quando il sistema non troverà un ambito con dei posti disponibili.

Nella domanda, quindi, conviene esprimere (se il tutto viene sottoscritto nel contratto) tutte e 15 le preferenze, altrimenti sarà il sistema a scegliere e non il docente.

Chiaramente, nel caso in cui il docente non presentasse alcuna domanda, sarebbe assegnati d’ufficio a punteggio zero, partendo in ordine di viciniorietà dalla provincia di attuale servizio; se in nessun caso trovasse posto, resterebbe ancora in servizio nella provincia di attuale servizio.

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