Sostegno, le novità della legge delega: ruoli distinti, continuità didattica e più formazione per i docenti

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Nei giorni scorsi, abbiamo riferito sulle novità in materia di legge delega sul sostegno, annunciate dal sottosegretario all’Istruzione Davide Faraone.

Sostegno, Faraone: legge delega pronta nelle prossime settimane. Ecco cosa prevederà

Aggiungiamo a quanto riferito ulteriori tasselli del puzzle che comporrà la nuova legge. Tre gli elementi fondanti di quest’ultima:

1. Più formazione per i docenti, che resteranno docenti “universali” – queste le parole del sottosegretario  – e avranno conoscenze maggiormente specifiche, ossia dovranno conoscere a fondo i diversi tipi di handicap e disabilità.

2. Continuità didattica;

3. Costituzione di un centro unico, che metterà in relazione scuole, ASP e Inps, e all’interno del quale si richiederanno le ore di sostegno.

I prossimi insegnanti di sostegno (di tutti gli ordini e gradi) avranno una formazione più specifica e, secondo quanto riportato dal quotidiano Repubblica, dovranno seguire un percorso di formazione più corposo che li condurrà a conseguire 120 crediti formativi universitari contro i 60 attuali.

Quanto al secondo punto sopra riportato, ossia la continuità didattica, la nuova legge dovrebbe prevedere la permanenza su posto di sostegno per un periodo medio-lungo, non sappiamo quanto ma, considerato che attualmente è previsto un obbligo di permanenza di 5 anni, supponiamo che si tratterà di un periodo più lungo oppure legato al “ciclo”scolastico dell’alunno seguito (ad esempio: mi è stato assegnato un alunno di prima media, devo restare su posto di sostegno per 3 anni; se insegno alla scuola primaria, devo seguire l’allievo sino alla classe quinta – certo in quest’utimo caso la continuità didattica impedirebbe al docente di trasferirsi; vedremo cosa prevederà la bozza appena sarà resa pubblica).

La costituzione del centro unico di cui sopra avrà la finalità di snellire la procedura per l’assegnazione delle ore di sostegno e dovrebbe favorire una maggiore collaborazione tra i soggetti coinvolti.

Altre novità attese dalla nuova legge riguardano il Progetto di Vita degli alunni e l’istituzione di quattro nuovi ruoli per gli insegnanti specializzati.

Il Progetto di Vita degli alunni disabili,  esplicitato nel Piano Educativo Individualizzato, dovrà focalizzarsi non tanto sulla disabilità ma quanto sui bisogni dell’allievo, su ciò che gli “serve” per conseguire il successo formativo. Sarà, naturalmente, compito dei consigli di classe individuare le necessità dell’allievo e tutte le misure indispensabili affinché si realizzi, nelle sue varie componenti (dell’apprendimento, relazionale e sociale in genere), la tanto declamata inclusione scolastica.

Come suddetto, infine, si dovrebbero costituire quattro ruoli distinti per il sostegno: scuola dell’infanzia, primaria, secondaria di primo grado e secondaria di II grado. Ricordiamo che tale novità è stata in parte anticipata dal concorso a cattedra 2016, il primo che ha previsto una procedura distinta per diventare docenti di sostegno.

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