Sit in Roma Montecitorio 17 marzo 2015: MIDA Precari contro il Governo
Mida: dal prossimo anno 80.000 docenti supplenti delle graduatorie d’istituto non lavoreranno e rimarranno senza tutele per la stabilizzazione
Mida: dal prossimo anno 80.000 docenti supplenti delle graduatorie d’istituto non lavoreranno e rimarranno senza tutele per la stabilizzazione
Cosa vuole fare il governo Renzi
Il governo Renzi vorrebbe assumere con un piano straordinario i docenti che servono alla scuola.
Non è ancora stato stabilito quali siano i docenti che servono alla scuola ma la strategia è chiara e l’intenzione è impedire la reiterazione dei contratti di supplenza.
Il governo vuole assumere una parte di coloro che sono iscritti nelle graduatorie ad esaurimento, sopprimerle e rinviare il resto delle assunzioni ad un mega-concorso da espletarsi entro il 2016
In alternativa alla precedente soluzione, il Governo vuole assumere tutti gli iscritti nelle ex graduatorie permanenti (GAE) ed utilizzarli anche nell’ipotetico organico funzionale, costituito da un insieme di docenti a tempo indeterminato che si occuperà di svolgere le supplenze al posto dei docenti delle graduatorie d’istituto. Tali docenti saranno assunti anche laddove ci siano esuberi e in scuole in cui non vi sia necessità (p.es. classi di concorso A019-A017). Ciò significa licenziare definitivamente 80.000 lavoratori della scuola.
Si prevede un assurdo concorso anche per le classi di concorso che non sono mai state attivate con le SSIS (molte c.d.c. del gruppo A e tutte le c.d.c. del gruppo C, quelle degli ITP per intenderci)
Per cosa lottiamo
Molti docenti delle graduatorie d’istituto hanno anni di insegnamento alle spalle, molti nel frattempo si sono sposati, hanno avuto figli e hanno scelto l’insegnamento come propria ragione di vita. Un ulteriore concorso metterebbe a repentaglio il proprio lavoro. Stiamo parlando di circa 80.000 docenti precari non presenti nelle graduatorie ad esaurimento e pertanto non contemplati nel piano straordinario di assunzione.
Ai docenti di scuola media/superiore è stato chiesto, negli ultimi 2 anni, di sostenere corsi abilitanti a pagamento (3000€ circa) tenuti dalle Università, per poter continuare ad insegnare. Tali corsi saranno resi completamente inutili dal piano governativo
Lottiamo contro un concorso che costerà circa 120 milioni di euro presi dalle tasche dei cittadini, anche dalle tasche dei precari, completamente inutile, visto che ci sono docenti già formati e selezionati con un esame di Stato, negli ultimi due anni.
Mettendo fuori i docenti delle graduatorie d’istituto, già ampiamente selezionati, formati e con esperienza, il Governo dimostra la sua totale indifferenza alla qualità dell’insegnamento.
Cosa chiediamo
Chiediamo, secondo equità e giustizia, gli stessi diritti degli abilitati fino al 2007, cioè di essere inclusi in graduatorie valide per contratti a tempo indeterminato, in una fascia aggiuntiva in coda alle graduatorie ad esaurimento o in una fascia parallela (triplo canale). Tale soluzione è a COSTO ZERO per lo Stato ed rispettosa dei diritti maturati da coloro che sono iscritti nelle Graduatorie ad Esaurimento
Di essere finalmente stabilizzati dopo tanti anni di insegnamento e di veder riconosciuto il valore del titolo abilitante conseguito. Non siamo per principio contrari al concorso, ma riteniamo che sia necessaria una fase transitoria tra il vecchio e il nuovo sistema di reclutamento.
Chiediamo di non essere licenziati definitivamente e quindi di non essere costretti a chiedere risarcimenti nei tribunali Europei per abuso della reiterazione dei contratti stipulati negli anni scorsi
Un ulteriore concorso selettivo non farebbe emergere il merito, già ampiamente dimostrato, ma rappresenta solo un ghiotto business per corsi preparatori, consulenti ministeriali, ricorsifici, appalti, raccomandazioni in tipico stile italico, ecc. sulle spalle dei VERI PRECARI
Chiediamo, per i docenti in III fascia, la immediata attivazione di corsi abilitanti speciali.
Discorso a parte merita la questione dei Diplomati Magistrale che, nel 2014, dopo 12 anni di battaglie legali, hanno visto riconosciuta l’abilitazione all’insegnamento del loro titolo negata dal MIUR (per l’inettitudine della classe politica e dei funzionari), e quindi il corso abilitante PAS previsto per loro è decaduto. Il Consiglio di Stato ha concesso l’iscrizione con riserva a circa 3000 di essi. Per costoro il MIUR dovrà riservare i posti, in attesa della sentenza di merito.
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