Si lasci la tesina nell’esame di Stato. Lettera

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Inviato da Gianni Mereghetti – Carissimo direttore, il ministro della Pubblica Istruzione Marco Bussetti ora è coinvolto nella questione dei vaccini, però una delle priorità che deve affrontare e su cui deve dare una indicazione chiara prima dell’inizio del nuovo anno scolastico è la nuova formula degli esami di stato.

Eliminata la terza prova vi saranno due scritto e questo semplifica gli esami.

Il problema è il colloquio. Su questo speriamo che il ministro operi in modo libero e prendendo le distanze dalle scelte del governo Gentiloni. Togliere la tesina sarebbe un errore gravissimo perché la tesina è l’unico momento di criticità e di creatività, come dovrebbe essere tutto l’esame.

Quindi se il ministro vuol predisporre un esame che valuti le capacità sintetico-critico degli studenti allora tolga le domande su tutte le discipline e incentri il colloquio sulla tesina presentata dagli studenti. Ormai dopo anni di pratica è evidente che interrogare su tutte le discipline è assurdo e inutile, si dia più spazio alla tesina dove si vede se uno studente ripete nozioni o è capace di creatività.

Gianni Mereghetti

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