Si impara di meno nelle classi con più del 30% di stranieri: una ricerca del Politecnico di Milano

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Una ricerca condotta dal Laboratorio di Politica Sociale del Politecnico di Milano per il Corriere della Sera ha evidenziato che è più difficile apprendere in classi composte da più del 30% di bambini stranieri.

La ricerca è partita dai test Invalsi per la primaria, dove si registra un calo del rendimento nelle classi con molti alunni stranieri.
Nelle classi invece dove c’è un maggior equilibrio la preparazione degli studenti è nella media con le altre scuole della città di Milano, dove si è concentrata la ricerca.

Ai test Invalsi di Italiano delle elementari la media delle scuole a Milano è 75,3, è più alta nelle scuole omogenee e miste e scende, fino a 66, in quelle con più stranieri. In Matematica la media è 54,9, sale negli istituti misti e scende fino a 45 dove gli alunni con altra cittadinanza sono più di sei su dieci.

Alle medie si recupera un po’, ma il gap resta, anche se in alcuni casi la prova Invalsi d’italiano è migliore nelle classi miste italiani e stranieri rispetto a quelle omogenee. Agli esami di terza media i 6 sono più numerosi fra gli alunni stranieri, gli 8 e 9 fra gli italiani.

Alle superiori al primo anno gli italiani respinti sono il 12 per cento, quelli con altra cittadinanza sono più del doppio (28 per cento); alla fine del triennio superiore gli italiani respinti sono il 4 per cento contro il 14 per cento degli stranieri.

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