Sforamento tetto libri di testo, è polemica. Aboliamoli

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dp – La Gelmini propone il comodato d’uso, con benedizione da parte dell’UDS, a anche ispezioni nelle scuole: forse dovrebbe tirare le orecchie agli editori. Intanto alcune scuole pensano al fai da te.

dp – La Gelmini propone il comodato d’uso, con benedizione da parte dell’UDS, a anche ispezioni nelle scuole: forse dovrebbe tirare le orecchie agli editori. Intanto alcune scuole pensano al fai da te.

La Gelmini, in un’intervista al Corriere, afferma che al Ministero si sta valutando la possibilità di proporre un progetto di comodato d’uso finanziato a livello centrale. Il Ministro ha, inoltre, promesso l’invio di ispezioni per le scuole che abbiano superato il tetto di spesa per i libri di testo e sarebbe in preventivo di "sanzionare queste scuole attraverso una riduzione del trasferimento dei fondi".

Una proposta che è stata accolta con entusiasmo dall’Unione degli studenti, che ci ha inviato un comunicato, trovandosi d’accordo con le parole del Ministro e chiede che le associazioni studentesche vengano immediatamente convocate sull’argomento. "Gli e-book – conclude il comunicato – non sono purtroppo sufficienti e i tetti di spesa sono già troppo alti."

E su questo passaggio che vorremmo soffermarci. Infatti, la soluzione dei libri misti (parte cartacei, parte digitali) in realtà si è rivelata fallimentare. Dalla nostra esperienza personale, rileviamo che spesso la dicitura "libro misto" presente nei testi scolastici si traduce in approfondimenti degli argomenti affrontati nel testo cartaceo o al cartaceo interamente in versione digitale, in una riproposizione di letture già presente nel cartaceo, a qualche esercizio in più o ad una versione elettronica degli esercizi presenti nel cartaceo. Molti editori non hanno trasportato i contenuti in formato digitale con risparmio di carta, di costi di stampa e di conseguenza di costi per l’utenza finale. I fondi da tagliare sono quelli agli editori e non alle scuole.

Per non parlare del fatto che spesso ci troviamo davanti a testi identici l’uno con l’altro che cambiano soltanto nel confezionamento; testi standardizzati che uccidono la libertà di insegnamento.

E mentre il Codacos ha proclamato per giorno 3 settembre una "Giornata dell’usato", molte scuole iniziano a tagliare i fondi agli editori, sostituendosi al Governo. Parliamo dell’ormai famosa iniziativa dell’istituto Majorana di Brindisi che ha prodotto e stampa i libri di testo con costi irrisori 5-7 euro. Una iniziativa alla quale hanno già aderito anche molte scuole del Lazio.

In una società in cui l’informazione e la conoscenza viaggia per le autostrade telematiche e si misura in byte e kbyte, ci pare che il libro di testo possa essere superato, in nome di una rinnovata libertà di insegnamento.

Segnaliamo: Contro il caro-libri l’UdS organizza oltre 25 Mercatini del Libro Usato

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