Scuole sgarruppate e scuole del futuro

Di Lalla
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Eugenio Tipaldi, dirigente scolastico – Le scuole sono sgarrupate, non si fa più manutenzione né ordinaria né straordinaria perché il Governo ha tagliato i fondi ai Comuni e alle Province che dovrebbero provvedervi e il Ministro dell’Istruzione pensa.alla scuola del futuro.

Eugenio Tipaldi, dirigente scolastico – Le scuole sono sgarrupate, non si fa più manutenzione né ordinaria né straordinaria perché il Governo ha tagliato i fondi ai Comuni e alle Province che dovrebbero provvedervi e il Ministro dell’Istruzione pensa.alla scuola del futuro.

Su "Repubblica" del 21/2/2013 è apparso un articolo dal titolo :"Lezioni in giardino e aule senza cattedra,è la scuola del futuro". Si dice in quest’articolo che ci sarà un addio alla scuola chiusa in una stanza, alla vecchia aula fatta di quattro mura; con la rivoluzione informatica, si sta trasformando la didattica e quindi di conseguenza si trasformerà la geografia degli spazi.

"La scuola 2.0 ha bisogno di ambienti flessibili, in futuro non esisterà più la centralità della lezione frontale-spiega Giovanni Biondi capo del dipartimento programmazione del MIUR- di conseguenza non può esistere la centralità dell’aula per le lezioni."

Giovanni Biondi è il dirigente che prende 280.000 euro lordi l’anno, come si può leggere sul sito del Ministero alla voce operazione trasparenza,ed è quello che ha commissionato le "pillole del sapere" che fecero tanto scandalo e che a "Report dichiarò :"Ha deciso il tavolo!" E il giornalista di Report ironicamente commentò:"Questo tavolo?"

Adesso sembra che abbia commissionato un piano per progettare i nuovi edifici scolastici del futuro dove non ci saranno cattedre, ma aree connesse ;e "open space", salottini e tavoli dove si muoverà l’insegnante fra gli allievi per facilitare gli apprendimenti.

Ci fa piacere che si immagini la scuola del futuro, ma le vogliamo aggiustare le scuole del presente, quelle sgarrupate e quelle che rischiano di crollare, se non si fa manutenzione? Quando per anni, come sta avvenendo, non si fa manutenzione ordinaria, i problemi si aggravano. I Comuni e le Province hanno detto a noi Presidi che se abbiamo problemi, dobbiamo chiudere quelle aule. Tra poco dovremo chiudere tutte le scuole, per non incorrere nel pericolo di far morire o far danno agli alunni e al personale, se non ci sarà un piano straordinario che preveda finanziamenti per la manutenzione edilizia delle scuole. Il governo che verrà, di qualunque colore sia, approvi subito l’8 per mille da destinare alle scuole per questi interventi, prima che sia troppo tardi.

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