Scuole private in difficoltà. Suor Anna Monia Alfieri: non può accadere di “infornare” 50 mila insegnanti e rimanere poi senza docenti di matematica

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Le scuole paritarie non sono aziende a scopo di lucro e per definire ciò occorre essere al di sotto del costo medio standard per alunno. Ne parla il Corriere della Sera.

Nel decreto ministeriale 380 del 6 giugno 2017 è chiarito il concetto di attività “non commerciale”, che esiste quando “il corrispettivo medio percepito dalla scuola paritaria è inferiore al costo medio per studente annualmente pubblicato dal ministero dell’Istruzione”.

Nei giorni scorsi si è aperto un tavolo al MIUR su questo argomento e suor Anna Monia Alfieri, gestore legale delle Scuole Marcelline di tutta Italia, è soddisfatta di questa iniziativa. Se venisse applicato, afferma l’Alfieri, ogni famiglia potrebbe veramente scegliere tra pubblico e privato; invece di pagare una doppia quota, da una parte le tasse statali, dall’altra la retta, si pagherebbe solo una delle due ed anche lo Stato se ne avvantaggerebbe. In particolare afferma suor Alfieri che lo Stato non rischierebbe ” di rimanere senza carta igienica o insegnanti di sostegno, o peggio ancora di infornare 50 mila insegnanti e rimanere poi senza docenti di matematica”. Il costo medio per studente è  intorno ai 6 mila euro.

Intanto quattrocentoquindici scuole paritarie sono state chiuse in poco meno di due anni; restano 12.966 scuole paritarie sul territorio italiano, pari a poco più del 33% del totale delle scuole (55 mila). Le cause sono diverse e vanno dalla denatalità alla crisi economica.

Sono stati chiusi 47 “diplomifici”, altre 279 scuole private “sopravvissute” sono state ritenute conformi alle leggi.

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