Scuole paritarie ed IMU: pagamento esteso a tutte con una sola, rara eccezione. A rischio chiusura le scuole cattoliche.

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Red – In Gazzetta Ufficiale è comparsa l’IMU per le scuole paritarie, che sono praticamente tutte obbligate a pagarla.

Red – In Gazzetta Ufficiale è comparsa l’IMU per le scuole paritarie, che sono praticamente tutte obbligate a pagarla.

In realtà un’eccezione c’è, ma ci sembra onestamente rarissima se non impossibile, ed è prevista dal regolamento che recita " “Lo svolgimento di attività didattiche si ritiene effettuato con modalità non commerciali se l’attività è paritaria rispetto a quella statale e la scuola adotta un regolamento che garantisce la non discriminazione in fase di accettazione degli alunni; sono comunque osservati gli obblighi di accoglienza di alunni portatori di handicap, di applicazione della contrattazione collettiva al personale docente e non docente, di adeguatezza delle strutture agli standard previsti, di pubblicità del bilancio; l’attività è svolta a titolo gratuito, ovvero dietro versamento di corrispettivi di importo simbolico e tali da coprire solamente una frazione del costo effettivo del servizio, tenuto anche conto dell’assenza di relazione con lo stesso”.
 
Niente le scuole paritarie cattoliche hanno la caratteristica di ONLUS, anzi hanno dei precisi impegni contrattuali di pagamento nei confronti degli insegnanti e ,anche  ricevono finanziamenti da parte dello Stato, non possono richiedere rette simboliche per gestire finanziariamente le scuole e le spese che queste comportano. Ecco perché sono state sollevate critiche al regolamento ed espressa molta preoccupazione per il futuro degli istituti, compresa la possibilità di chiusura per molti di loro, da parte dell’AGIDAE, l’Associazione Gestori Istituti Dipendenti dall’Autorità Ecclesiastica.
 
 Il suo presidente, Francesco Ciccimarra, in un’intervista a Radio Vaticana, in cui gli viene chiesto se si farà opposizione contro il provvedimento, che mette a rischio il posto di lavoro di 200.000 docenti,  ha così  risposto: " C’è poco da fare opposizione. Io l’ho fatta a tempi opportuni, intervenendo ai convegni, facendo interviste. Fino a qualche mese fa sono stato attivo alla Camera, ho visto i presidenti delle varie commissioni parlamentari, ma il governo ha avocato a sé questo problema. Una cosa così distrugge tutto. Finiranno le opere cattoliche in Italia, non c’è dubbio. Io già giro l’Italia per fare contratti di solidarietà, con riduzioni dello stipendio del 25%, perché non ce la fanno ad andare avanti, avendo il governo dimezzato i contributi. Con la crisi economica delle famiglie e con l’Imu, sarà la fine delle opere cattoliche in Italia."
 
 

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