Le scuole dovranno dare priorità al software libero. Responsabili i Dirigenti

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red – La norma riguarda tutta la Pubblica Amministrazione ivi compresi gli istituti e scuole di ogni ordine e grado e le istituzioni educative, a decretarlo lo scorso 8 gennaio l’Agenzia per l’Italia Digitale con la circolare 63/2013.

red – La norma riguarda tutta la Pubblica Amministrazione ivi compresi gli istituti e scuole di ogni ordine e grado e le istituzioni educative, a decretarlo lo scorso 8 gennaio l’Agenzia per l’Italia Digitale con la circolare 63/2013.

Nella Circolare, che mettiamo in calce al detto articolo vengono indicate le modalità di scelta del software.

Essa deve avvenire attraverso l’elaborazione di una griglia con dei criteri di valutazione che sono fissati  dall’Articolo 68, Comma 1 Bis, del Codice dell’Amministrazione Digitale.

I punteggi dovranno essere dati a tutte le soluzioni disponibili sul mercato inerenti alle esigenze dell’amministrazione.

Se la selezione porta a più soluzioni alternative, bisognerà dare precedenza al software libero o a sorgente aperto o in riuso. Software da preferire a quelli proprietari a meno che non ci siano delle carenze nel punteggio che, comunque, dovranno essere esplicitate nel motivo.

Non si potrà più scegliere un software proprietario senza una valutazione comparativa, pena l’impugnabilità al Tar e la responsabilità amministrativa del Dirigente.

Scarica la Circolare 63/2013

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