Scuola e tecnologia. OCSE bacchetta l’Italia, ci vogliono i fondi. Docenti impreparati

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DP – L’OCSE premia l’Italia per l’ambizioso progetto di informatizzazione delle scuole, didattica inclusa, ma i fondi sono pochi. I docenti, intato, si confrontano con tecnologie e registri elettronici. Samsung e Apple invadono mercato italiano. Vacca (M5S): concedere proroga registro elettronico

DP – L’OCSE premia l’Italia per l’ambizioso progetto di informatizzazione delle scuole, didattica inclusa, ma i fondi sono pochi. I docenti, intato, si confrontano con tecnologie e registri elettronici. Samsung e Apple invadono mercato italiano. Vacca (M5S): concedere proroga registro elettronico

Buono il piano, "ben strutturato", dicono dall’OCSE, ma ci sono "pesanti vincoli di bilancio". Siamo alle solite.

Lim, app, tablet, cd, cloud e altre "diavolerie" entrano gradualmente nel linguaggio quotidiano dei docenti. Molto, in questi anni, hanno aiutato i finanziamenti europei, le scuole si sono dotate di moderne tecnologie: lavangne lim, aule informatiche, linguistiche, tablet e quant’altro.

Ma il piano tarda a decollare e il problema è sempre la finanza. A questo se ne aggiunge un altro: sicuri che i docenti siano preparati ad utilizzare questi nuovi strumenti?

Iannaccone, presidente dell’Andis, lancia, dalle pagine di Repubblica un appello per il registro elettronico, chiedendo un anno di tempo. Infatti, dal prossimo anno tutte le scuole dovranno dotarsi di registri elettronici. Ma non tutte le scuole sono pronte, dal momento che ognuna di esse dovrebbe fornire almeno un computer per classe.

Ma Iannaccone punta il dito su un altro problema: "Credo si tratti piuttosto di una questione di analfabetismo informatico degli insegnanti che andrebbero formati adeguatamente"

Affermazioni che assumono un valore più cogente se si parla di didattica. Il rischio, infatti, è di riempire le classi di tecnologia senza che l’insegnante ne conosca l’utilizzo e soprattutto l’applicabilità didattica.

La tendenza sarà il trasferimento del metodo tradizionale di insegnanto utilizzando la tecnologia, niente di più errato.

E già i primi esperimenti danno segnali negativi, come il caso del progetto "Generazione Web", che vi invito a leggere.

Di certo è che si è aperto un mercato, interessante secondo quanto registriamo in questi giorni seguendo la guerra a colpi di progetti e di sconti che vede attori Samsung e Apple, due colossi della tecnologia.

Samsung, infatti, porterà in Italia un progetto, lo "Smart future" con il quale doterà 300 scuole italiane di tablet e lavagne dopo un percorso didattico di formazione dei docenti. Ogni banco sarà dotato di pc e le classi di lavagne multimediali.

Apple risponde con scontistica sui propri Mac rivolto ai docenti e al personale della scuola, nonché studenti universitari e loro genitori.

Se la digitalizzazione non farà bene a docenti e studenti sarà sicuramente panacea per le multinazionali.

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