Per scuola e cultura investimenti al 6% del PIL. A chiederlo è la senatrice del PD, Caterina Pes

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"Chiediamo al governo -ha affermato la Pes – un complesso di misure volte a ripristinare quell’ascensore sociale che è la conoscenza: dall’8 per mille da destinarsi alle opere di edilizia scolastica, fino all’allentamento del patto di stabilità per i Comuni, da un piano pluriennale per il reclutamento e il turn over dei docenti, al sostengo alle piccole e medie imprese che operano nel settore della cultura. Questo sarà possibile solo se l’investimento tornerà almeno a quel 6 per cento del Pil, che è il livello medio dei paesi Ocse".

"Chiediamo al governo -ha affermato la Pes – un complesso di misure volte a ripristinare quell’ascensore sociale che è la conoscenza: dall’8 per mille da destinarsi alle opere di edilizia scolastica, fino all’allentamento del patto di stabilità per i Comuni, da un piano pluriennale per il reclutamento e il turn over dei docenti, al sostengo alle piccole e medie imprese che operano nel settore della cultura. Questo sarà possibile solo se l’investimento tornerà almeno a quel 6 per cento del Pil, che è il livello medio dei paesi Ocse".

“Sulla cultura occorre cambiare marcia: investire sulla conoscenza significa uscire dal vicolo cieco in cui ci troviamo. Il nostro Paese ha intrapreso il sentiero opposto al resto dell’Europa: i dati ci forniscono un quadro desolante: 2 milioni di ragazzi non studiano e non lavorano, abbiamo i tassi di abbandono scolastico più alti d’Europa, è questo lo spread che deve più preoccuparci”.

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