La scuola dice no al DDL: adesione sciopero 70%, e mancano ancora 3.000 scuole

Di Lalla
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Rimbalzano i dati di adesione allo sciopero di oggi. L'ultimo si attesta intorno al 70%, ma mancano ancora i dati di 3.000 scuole su 8.000, quelle scuole rimaste chiuse oggi per l'adesione totale di tutto il personale, e che quindi comunicheranno i dati nella giornata di domani.

Rimbalzano i dati di adesione allo sciopero di oggi. L'ultimo si attesta intorno al 70%, ma mancano ancora i dati di 3.000 scuole su 8.000, quelle scuole rimaste chiuse oggi per l'adesione totale di tutto il personale, e che quindi comunicheranno i dati nella giornata di domani.

Questo significa che il dato non potrà che aumentare, dal momento che le scuole al momento "inadempienti" faranno comunque pendere la bilancia a favore delle adesioni allo sciopero. L'unico dato mancante a questo punto è quello del numero di personale di queste scuole, a seconda se si tratta di grandi o piccole istituzioni.

Un sucesso grandioso, qualcuno lo ha definito "epocale" quello della giornata di oggi, che la redazione di OrizzonteScuola ha seguito in diretta, con le foto delle manifestazioni e dei flash mob con i palloncini colorati organizzati in moltissime piazze d'Italia, da quelle più grandi, nelle quali erano presenti i segretari generali dei sindacati rappresentativi, a quelle più piccole, laddove la solerzia dei referenti provinciali ha avuto un altissimo riscontro.

La scuola ha manifestato il proprio disagio, non solo contro il DDL in discussione in Parlamento, ma anche per altri temi, come il mancato rinnovo del contratto, la mancata assuzione di personale ATA e docenti delle graduatorie di istituto, l'aumento dei poteri attribuiti al Dirigente Scolastico.

Parole dure da parte dei segretari, dal "si dimetta" di Pantaleo, al paventato "sciopero degli scrutini" ipotizzato dalla Gilda.

La reazione del Governo, nella giornata di oggi, è stata quella di pubblicare una serie di informative sulla riforma (sembra ormai assodata l'idea che la rivoluzione non sia stata compresa fino in fondo), e questo compito è toccato sia al Sottosegretario Faraone (vedi le slides), sia al Miur stesso con una infografica, sia al Partito Democratico, che ha voluto fornire chiarimenti su concorso 2015, supplenze, mobilità straordinaria docenti di ruolo.

Come si conciliano i due atteggiamenti? La scuola, quella vera, in sciopero. Il Miur e il Governo saranno sensibili alle richieste? Lo vedremo nei prossimi giorni, quando in Commissione Cultura toccherà discutere due articoli clou del DDL Scuola, quelli più sotto accusa, il 7 e l'8.

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