Scuola dell’infanzia, rientro a settembre. Cosa è previsto per il gioco, le mascherine, la mensa nelle Linee Guida

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Scuola dell’Infanzia: non è previsto l’uso delle mascherine. Linee guida apertura scuole a settembre: le ultime novità

Il Documento per la pianificazione delle attività scolastiche, educative e formative in tutte le Istituzioni del Sistema nazionale di Istruzione, denominato “Piano scuola 2020/2021”, contenente le Linee guida per l’apertura delle scuole a settembre, dedica un paragrafo alla scuola dell’infanzia, soffermandosi sull’importanza da parte dei bambini del riconoscimento degli adulti nonostante l’utilizzo dei dispositivi di protezione individuale.

Il Decreto del ministro dell’Istruzione, apertura in sicurezza a settembre 2020

La ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina, ha sottoscritto il Decreto n. 39 del 26 giugno 2020 che dispone l’adozione del “Documento per la pianificazione delle attività scolastiche, educative e formative in tutte le Istituzioni del Sistema nazionale di Istruzione per l’anno scolastico 2020/2021”.

Indicazioni CTS valgono per l’intero Sistema integrato di educazione e istruzione (0-6 anni)

Il Sistema integrato di educazione e di istruzione, come previsto dal decreto legislativo n. 65/2017, è costituito:
• dai servizi educativi per l’infanzia (bambini dai 3 ai 36 mesi);
• dalle scuole dell’infanzia statali e paritarie (bambini dai 3 ai 6 anni).

Come per gli altri ordini e gradi di scuola, anche i servizi educativi per l’infanzia e le scuole dell’infanzia statali e paritarie debbono seguire le indicazioni del Documento tecnico del CTS e successive integrazioni.

Garantire distanziamento fisico tra gli adulti, NON tra i bambini

I bambini dei servizi educativi per la prima infanzia, hanno la necessità del contatto fisico con gli altri bambini e gli adulti di riferimento; occorre approntare modalità organizzative che contemplino tali difficoltà nel garantire il distanziamento fisico, e che quest’ultimo sia perlomeno assicurato tra gli adulti.

Stante ciò è necessario prevedere protocolli di funzionamento dei servizi per:
• l’accesso quotidiano;
• le modalità di accompagnamento e di ritiro dei bambini;
• l’igienizzazione degli ambienti, delle superfici, dei materiali.

In particolare l’organizzazione delle attività educative e didattiche dovrà prevedere la valorizzazione e l’impiego di tutti gli spazi interni ed esterni, privilegiando ove possibile, e limitatamente al verificarsi di condizioni climatiche favorevoli, l’utilizzo di spazi aperti.

Garantire la qualità pedagogica delle relazioni oltre al rispetto delle prescrizioni sanitarie

L’organizzazione dei diversi momenti della giornata educativa dovrà essere serena e rispettosa delle modalità tipiche dello sviluppo infantile, per cui i bambini dovranno essere messi nelle condizioni di potersi esprimere con naturalezza e senza costrizioni.

Occorrerà adottare misure particolarmente attente alla garanzia del rispetto non solo delle prescrizioni sanitarie, ma anche della qualità pedagogica delle relazioni.

Attenzione particolare ai nuovi iscritti

Un’attenzione particolare va data ai bambini che per la prima volta risultano iscritti, prevedendo per essi (e per i loro genitori) momenti riservati di ascolto e di primo ambientamento.

Anche tutti gli altri bambini vanno coinvolti gradualmente – considerata la loro tenera età – nell’assunzione delle nuove regole di sicurezza e di rispetto. L’ascolto e il supporto emotivo, da parte del personale scolastico e non, nell’accompagnare progressivamente gli infanti alla ripresa della vita scolastica dopo l’emergenza sanitaria, è fondamentale.

Potranno diventare nuove “routine” da vivere con serenità e gioiosità, in modalità ludica ove possibile, ad esempio:
• il rito frequente dell’igiene delle mani;
• la protezione delle vie respiratorie;
• la distanza di cortesia.

I bambini non usano le mascherine e devono riconoscere gli adulti

L’uso di mascherine non è previsto per i minori di sei anni e i dispositivi di protezione per gli adulti – per i quali sono raccomandabili l’utilizzo di visierine “leggere” e, quando opportuno, dei guanti di nitrile – non devono far venir meno la possibilità di essere riconosciuti e di mantenere un contatto ravvicinato con i bambini piccoli e tra i bambini stessi.

Misure da adottare per spazi interni ed esterni; ingressi e uscite concordati con le famiglie

Nella riprogettazione degli spazi e degli ambienti educativi, vanno seguite alcune accortezze così riassumibili:

• la stabilità dei gruppi: i bambini debbono stare a contatto, per il tempo previsto di presenza, con gli stessi educatori, insegnanti e collaboratori di riferimento;
• la disponibilità di uno spazio interno ad uso esclusivo per ogni gruppo di bambini, con i suoi rispettivi arredi e giochi che saranno opportunamente sanificati;
• la colazione o la merenda andranno consumati nello stesso spazio di esperienza dedicato al gruppo dei bambini; il pasto sarà consumato negli spazi adibiti alla refezione scolastica;
• la suddivisione, con segnaletica mobile, degli eventuali spazi esterni disponibili per i diversi gruppi di bambini presenti nella scuola.

Gli orari di ingresso e uscita, all’inizio e al termine dell’orario scolastico potranno liberamente essere concordati tra le istituzioni scolastiche e le famiglie.

Se le condizioni atmosferiche lo consentono, l’esperienza educativa potrà svolgersi anche all’aperto, in spazi delimitati, protetti e privi di elementi di pericolo, con la eventuale disponibilità di tensostrutture temporanee o ambienti protetti.
[N.B.: le tensostrutture sono delle costruzioni temporanee, ad esempio tendoni o gazebi]

Le attività educative dovranno consentire la libera manifestazione del gioco del bambino, l’osservazione e l’esplorazione dell’ambiente naturale all’esterno, l’utilizzo di giocattoli, materiali, costruzioni, oggetti (non portati da casa e frequentemente igienizzati), nelle diverse forme già in uso presso la scuola dell’infanzia.

Apertura scuola a settembre 2020, ecco le linee guida DEFINITIVE. PDF

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