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Scuola: dalla documentazione cartacea a quella multimediale-generativa

Di Lalla
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Selene Grimaudo – E’ online il nuovo numero Settembre-Ottobre 2011 del giornale online "La Pagina Maieutica" dello Studio di Consulenza Familiare e psicopedagogica di Alcamo.

Selene Grimaudo – E’ online il nuovo numero Settembre-Ottobre 2011 del giornale online "La Pagina Maieutica" dello Studio di Consulenza Familiare e psicopedagogica di Alcamo.

"La Pagina Maieutica" desidera realizzare l’esigenza di una informazione socio-psico-pedagogica a carattere giornalistico. Prende spunto dal parallelismo socratico con " l’arte della levatrice ", così come la levatrice trae fuori, allo stesso modo tramite questa pagina di informazione online vogliamo tirare fuori dal lettore idee, pensieri e spunti di riflessione utili ad una educazione permanente e ad un  aggiornamento costante.

Nasce per aggiornare, informare, formare e approfondire tematiche a carattere socio-psico-pedagogico. Nasce non solo per chi opera sul campo, ma anche per chi desidera avvicinarsi agli argomenti da noi proposti per scoprire o approfondire nuovi aspetti. Ai nostri collaboratori giovani e meno giovani chiediamo la disponibilità di mettere in atto la loro professionalità fornendoci la loro esperienza nel personale settore di studio o di attività. Chiediamo entusiasmo, voglia di fare e di relazionarsi con l’altro. Se hai queste caratteristiche inviaci i tuoi articoli, le tue riflessioni, segnalaci eventi, esperienze professionali e personali o altri contributi legati alle tematiche di cui ci occupiamo.

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Oggi presentiamo l’articolo di Loredana Lupo "Scuola: dalla documentazione cartacea a quella multimediale-generativa"

"Per molti versi la storia del rapporto tra scuola e documentazione potrebbe essere rappresentata come la storia di un colossale paradosso. Da un lato, la scuola ha sempre attribuito alla documentazione una grande importanza, considerandola una pratica necessaria, non soltanto per dare visibilità alle attività portate avanti con tanto impegno e professionalità dai docenti nel corso dell’anno, ma soprattutto perché essa rappresenta lo strumento attraverso il quale riflettere sui percorsi effettuati, oltre che un modo per “oggettivare” le scelte didattiche che s’intendono intraprendere negli anni a venire.

Dall’altro lato, però, nel corso degli anni, poco si è fatto per rendere la documentazione sempre più funzionale alle esigenze emergenti, con la conclusione che, pur vivendo in una società a sviluppo tecnologico avanzato, la documentazione privilegiata dalle istituzioni scolastiche continua a essere quella cartacea. Tra compilazione di registri e stesure di relazioni, progettazioni e redazione di verbali, non esiste un singolo aspetto della vita scolastica che non sia opportunamente “registrato” e “archiviato”, ma ci si ritrova alla fine con una documentazione “morta”, costituita da una serie di “carte” che poco rispecchiano la reale vita culturale della scuola.

Per far sì che la documentazione riacquisti il suo originario significato di “risorsa”, e non rimanga una pratica svolta solamente per assolvere un compito burocratico, è necessario un cambiamento. A venirci in aiuto sono le nuove tecnologie e i linguaggi che la Rete mette a disposizione. A differenza del documento presentato in forma testuale, che nella maggior parte dei casi appiattisce l’esperienza didattica, rendendola monotona e “bidimensionale”, il documento realizzato con le risorse dell’ICT, è più ricco d’informazioni e la comunicazione è immediata, diretta, chiara e semplice perché fonde in modo avvincente diversi media: video, suoni, musiche, parole, immagini, colore, movimenti.

Raccontare un’esperienza attraverso la multimedialità consente di realizzare la cosiddetta “generatività”, ossia una documentazione viva, che produce degli effetti concreti ai fini di una maggiore efficienza operativa ed efficacia decisionale. Il documento multimediale è più facilmente consultabile e fruibile rispetto a quello cartaceo e ciò offre dei vantaggi in termini di diffusione e “trasferibilità” di un’esperienza didattica, anche da una scuola all’altra. La documentazione diventa così uno strumento attraverso cui realizzare un confronto: favorire l’interscambio, la condivisione di esperienze tra le diverse comunità scolastiche aiuta a superare l’autoreferenzialità tipica di ogni istituzione, per lo sviluppo di modalità cooperative e di metodologie di lavoro comuni, finalizzate a una vera e produttiva crescita della Scuola.

In questa fase di cambiamento assolutamente necessaria la scuola non è lasciata da sola, ma può fare affidamento a GOLD: una banca dati delle esperienze più innovative e interessanti delle scuole italiane, gestita da INDIRE e dagli Istituti Regionali di Ricerca Educativa (IRRE). Oltre a diffondere a beneficio di tutti il patrimonio di “conoscenza didattica” prodotto dalle scuole, GOLD mette a disposizione degli insegnanti materiali e strumenti per diffondere la pratica della documentazione. GOLD diventa così per la scuola un ambiente nel quale ricercare e utilizzare le conoscenze disponibili, oltre che un sistema a cui fare riferimento per organizzare l’informazione che essa stessa produce.

Adesso la parola passa a noi docenti. A noi spetta il compito di sostenere il cambiamento e di ridare valore a una pratica, quella della documentazione, ampiamente utilizzata nell’ambiente scolastico, trasformandola da semplice operazione per registrare e conservare, a risorsa reale in grado di alimentare l’innovazione."

http://www.paginamaieutica.blogscuola.it/

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