Scrutini: si vota per testa e non per numero di discipline. Regole per delegare a presiedere

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Riportiamo le ultime risposte dei nostri consulenti nella rubrica "Chiedilo a Lalla". Ricordiamo che per le istituzioni scolastiche abbiamo approntato un canale di consulenza gratuita e con risposta garantita.

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Scrutini: si vota per testa e non per numero di discipline
Maria Teresa
– Sono un’insegnante di materie letterarie in una scuola media con funzione di coordinatrice. Il mio orario settimanale prevede 10 ore in terza media e 8 ore in prima. Nello specifico insegno italiano, storia, cittadinanza e costituzione, geografia. Durante gli scrutini spesso ci capita di votare per ammissione o meno, per l’attribuzione di un voto di comportamento o un altro. Chiedo: il mio voto vale 1, tanto quanto quello di colleghi che nella stessa classe insegnano una sola disciplina per 2 ore settimanali? È un notevole problema poiché, conoscendo meglio i ragazzi, mi trovo sempre in minoranza rispetto al numero dei colleghi. Questo è un problema di tutti i docenti di lettere della mia scuola. Si vota per testa o per numero di discipline e di ore? Grazie mille Leggi tutto

Il docente di Approfondimento partecipa agli scrutini intermedi e finali
Antonella
– Vorrei sapere se i docenti di approfondimento devono partecipare agli scrutini e se possono votare oppure devono condividere il voto con il docente di lettere. Grazie. Cordialmente.Leggi tutto

Se perdiamo il concetto di collegialità riferito soprattutto al collegio dei docenti e a quello del consiglio di classe, si penserà sempre che la prassi che vige nelle scuole in sede di scrutinio sia la regola
Marco
– Seguendo le vostre istruzioni, ho cercato tra gli argomenti del blog quello che mi riguardava, ma non ho trovato la risposta che cercavo. Provo a fare la richiesta direttamente a Lei. Insegno in una scuola secondaria di II grado Vorrei sapere quanto sia legittimo, da parte di un coordinatore, proporre un voto di condotta su alcuni alunni, senza esplicitare le motivazioni del voto, adducendo a propria giustificazione il diritto a mantenere un carattere riservato alla vicenda (vicenda per altro che per le sue dinamiche  e persone coinvolte ha riguardato solo alunni della stessa classe).  Personalmente mi sento in imbarazzo a votare una proposta sulle cui motivazioni non ho alcuna possibilità di formarmi una opinione, ma mi è stato risposto che esiste un diritto alla privacy che va comunque rispettato. Stante il fatto che i membri del cdc sono sempre tenuti al riserbo, vorrei capire quanto sia legittimo questo atteggiamento e se esistono precise norme di legge che giustifichino questa modalità di attribuzione di un voto di condotta. Cordiali saluti.Leggi tutto

Congedo parentale e assenza agli scrutini
Veronica
– sono un insegnante di ruolo e ho richiesto un giorno di congedo parentale (astensione facoltativa). In quella data è stata fissata la data dello scrutinio. L’ho fatto presente alla Dirigenza e mi è stato risposto che, essendo in congedo, posso astenermi dalla presenza a scuola al mattino, ma il pomeriggio devo comunque recarmi a scuola perché lo scrutinio è un atto dovuto. E’ corretta questa interpretazione della Dirigenza? Leggi tutto

Lo scrutinio è un atto amministrativo che segue delle regole ben precise. I Dirigenti devono porre molta attenzione nel delegarne la presidenza
Annibale
– vorrei sapere la norma di riferimento per la quale il preside può delegare la presidenza dello scrutinio al vice preside. Per essere chiari, ho inoltrato un esposto all’USR Lombardia dopo la bocciatura di mio figlio allo scrutinio di settembre presieduto dal vice preside non facente parte del consiglio di classe. Mi è stato risposto che “si considerava parziale impedimento del preside perché impegnato contemporaneamente in adempimenti come formazione delle classi, definizione organico e quant’altro necessario per l’avvio dell’anno scolastico”. Consultando la guida di orizzonte scuola sugli scrutini, deducevo che sono altri i casi di impedimento del dirigente scolastico a presiedere lo scrutinio. In realtà lo scrutinio non era un collegio perfetto, poiché mancava anche l’insegnante di ora alternativa alla religione cattolica, che “si è fervidamente scusato” della sua  dimenticanza, di cui il vicepreside non si accorgeva, poiché lo spazio deputato alle firme dei membri del consiglio di classe era già completo, e quindi l’anomalia non balzava agli occhi. Volendo proseguire nell’accertamento della regolarità di quanto accaduto, desidererei avere dei riferimenti legislativi precisi.Leggi tutto

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