Scrutini ed esami relativi al primo ciclo di istruzione. I dati

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red – Con il 99% dei dati disponibili, il MIUR ha pubblicato i dati aggiornati relativamente agli esiti degli scrutini e degli esami nelle scuole medie per l’anno 2010/11. Vediamoli nel dettaglio

red – Con il 99% dei dati disponibili, il MIUR ha pubblicato i dati aggiornati relativamente agli esiti degli scrutini e degli esami nelle scuole medie per l’anno 2010/11. Vediamoli nel dettaglio

I dati relativi agli esiti degli scrutini finali per l’a.s. 2010/2011 mostrano un tasso basso di bocciature. Complessivamente, su 100 alunni scrutinati, 95,3 vengono ammessi alla classe successiva. Distinguendo per anno di corso questa percentuale risulta più alta al secondo anno di corso (95,8%). La situazione è rimasta pressappoco identica allo scorso anno: si registra un incremento della quota di ammissione alla classe successiva pari a 0,3 punti percentuali.

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Analizzando la distribuzione degli ammessi per regione, si evince che il tasso di ammissione si attesta intorno al valore medio. Così come rilevato lo scorso anno, la Sardegna è la regione con la percentuale di ammissione più bassa (93,1%) pur se in rialzo di 0,5 punti percentuali. I risultati migliori li hanno conseguiti gli studenti della provincia di Trento che nel 97,3% dei casi sono stati ammessi alla classe successiva. Una situazione in miglioramento la mostra la Valle d’Aosta il cui tasso di ammissione si è innalzato da un anno all’altro di quasi un punto percentuale, seguita dalla regione Marche dove l’incremento è stato pari a 0,7 punti percentuali.

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All’esame di Stato del I ciclo è stato ammesso il 95,9% degli alunni frequentanti l’ultima classe, percentuale lievemente in rialzo rispetto all’anno scolastico precedente, quando ad essere ammessi all’esame sono stati 95,4 alunni su 100 scrutinati.

La distribuzione territoriale delle ammissioni mette in evidenza differenze alquanto sensibili tra le regioni, in particolar modo in corrispondenza delle Isole. Sicilia e Sardegna, infatti, fanno registrare una quota di studenti non ammessi all’esame superiore al valore nazionale rispettivamente di 1,9 e 4,4 punti percentuali. Seguono la Valle d’Aosta e la Liguria.
Le percentuali di studenti licenziati, invece, risultano meno distanti dal valore nazionale. Si distinguono la regione Umbria e la provincia di Trento con un tasso di promozione pari al 99,8% contro la media nazionale del 99,6%.

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Poco più della metà degli studenti licenziati (56%) ha conseguito un voto compreso tra il “sei” e il “sette”; “otto” e “nove” sono state le votazioni riportate, rispettivamente, dal 21% e dal 15,2% dei licenziati; il 5,8% si è licenziato con voto “dieci” e il 2,1% ha conseguito la lode

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La distribuzione delle votazioni mostra una inversione di tendenza rispetto all’anno precedente: mentre nell’a.s.2009/2010 la quota maggiore dei licenziati si concentrava in corrispondenza delle fasce di voto più basse (“sei” e “sette”), nell’a.s. 2010/2011, invece, risultano aumentati gli studenti che si sono licenziati con un voto uguale o superiore all’”otto”.
In particolar modo, gli studenti che hanno concluso il percorso del I ciclo con la sufficienza sono passati dal 33,3% dello scorso anno al 28,8% dell’a.s.2010/2011; specularmente, sono aumentati di 1,4 punti percentuali sia le quote di studenti che si sono licenziati con voto “nove” sia quelle degli studenti che hanno conseguito “dieci”

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