Scrittura, sport e creatività: un concorso per gli studenti delle scuole superiori

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L’editoria non è un settore di punta dell’economia italiana: da diversi anni, infatti, il numero dei lettori in Italia è in forte calo, anche se il giro di affari sembra crescere leggermente nell’ultimo periodo. A tenere sul mercato e a supportare questa crescita sono anche e soprattutto i libri per bambini e per ragazzi, elemento che fa ben sperare per il futuro dell’intero comparto.

In vista di una probabile quanto auspicabile ripresa del settore, è allora proprio sui più giovani (ragazzi e bambini, studenti delle nostre scuole) che bisogna puntare, cercando di infondere in loro rinnovato amore per la lettura e, necessariamente, anche per la scrittura. Bisogna leggere e scrivere per avere dimestichezza con la lingua: due pratiche che vanno coniugate, per essere meglio proposte, in termini di piacere e non soltanto di dovere.

In quest’ordine di idee, sono diverse le iniziative che attori pubblici o privati cercano di portare avanti per promuovere tra studenti e studentesse di scuola un rinnovato spirito di amore verso le lettere e i libri. Tra queste, ci sono senza dubbio i concorsi di scrittura creativa che chiamano gli allievi della scuola italiana a competere tramite la libera produzione di componimenti e opere di diverso genere. Esperienze utilissime a stimolare in loro la creazione di competenze spendibili nell’editoria e per evitare, in secondo ordine, il proliferare di un brutto fenomeno sempre più esteso: l’analfabetismo funzionale.

Si prenda per esempio il concorso Scendincampo. Raccontare di sport, organizzato dal Liceo Leopardi-Majorana di Pordenone e dalla famiglia Lutman per onorare la memoria del figlio Paolo. Si tratta di un concorso con un montepremi totale di 3.000 euro in cui possono concorrere tutti gli studenti e le studentesse italiani delle scuole secondarie di II grado. Entro il 23 giugno e secondo le modalità indicate sul bando occorre inviare componimenti di 10.000 battute al massimo che, scritti nella forma del racconto breve, devono avere come oggetto o argomento principale lo sport.

Si tratta di un’ottima occasione da sfruttare al meglio nelle scuole, perché, al di là di quanto si è detto sopra riguardo al settore dell’editoria e alle competenze in esso spendibili, orientare gli studenti al futuro percorso formativo o professionale vuol dire anche offrir loro una cassetta degli attrezzi, non soltanto in termini di competenze ma anche di valori, in grado di supportare lo sviluppo di una cittadinanza positiva che sia indirizzata alla condivisione e allo stesso tempo alla sana competizione. Un buon lavoratore, infatti, è prima di tutto un buon cittadino.

In questo senso i valori trasmessi dallo sport, valori che parlano di sacrificio, lavoro di squadra, abnegazione e desiderio di raggiungere gli obiettivi, rappresentano un importante elemento di crescita per i giovani. È per questo che la scuola, cosciente di quanto importanti essi siano, deve cercare di trasmetterli al meglio alle ragazze e ai ragazzi: sacrificio, lavoro di squadra, abnegazione e desiderio di raggiungere gli obiettivi sono infatti elementi indispensabili, sempre, anche per lo sviluppo di una buona carriera formativa e professionale.

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