Scrima: le energie della scuola per rilanciare la crescita

Di Lalla
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Cisl Scuola – Le energie della scuola per rilanciare la crescita del paese. Questo il tema dominante dell’ampia relazione con cui Francesco Scrima ha aperto oggi i lavori del 5° congresso nazionale della CISL Scuola.

Cisl Scuola – Le energie della scuola per rilanciare la crescita del paese. Questo il tema dominante dell’ampia relazione con cui Francesco Scrima ha aperto oggi i lavori del 5° congresso nazionale della CISL Scuola.

Forte la richiesta di rimettere al centro delle scelte di governo istruzione e formazione, dopo anni di politiche sbagliate e di tagli.

Ma non si ferma, Scrima, alla strenua difesa della categoria, alla quale sarebbe dovuto – afferma – "un risarcimento per quanto sta subendo, stretta com’è tra basse retribuzioni e lavoro sempre più gravoso e difficile"; la sfida che lancia è quella di una stagione contrattuale che abbia come obiettivo la crescita di qualità del sistema. Presupposto deve essere una ripresa di forte investimento in conoscenza.

Grande attenzione al tema del contrasto alla dispersione e all’abbandono scolastico, indicato come priorità anche nelle dichiarazioni del governo. Un contrasto che non va cercato in soluzioni artificiose e inefficaci, come sarebbe secondo Scrima l’innalzamento a 18 anni dell’obbligo scolastico. “Non ha proprio senso – dice – incatenare i ragazzi ai banchi da cui tanno fuggendo. Occorre far leva sulla motivazione, non sulla costrizione”. Il contrasto è efficace se viene da un’offerta formativa ampia e articolata,che dia risposte alle diverse vocazioni e stili di apprendimento. In questo senso si rivelapreziosa la convergenza tra sistema scolastico e istruzione e formazione professionale.

Non mancano, nella relazione, accenni alle polemiche in atto sul rapporto tra scuola statale e paritaria e al referendum di Bologna, che Scrima definisce frutto sbagliato di uno sterile approccio ideologico, che produce forti divisioni anche nell’ambito delle stesse forze di sinistra.

In un quadro più generale di grave crisi occupazionale si collocano secondo Scrima le questioni del precariato scolastico. Al riguardo rivendica che sia data continuità al piano di assunzioni frutto delle intese del 2011, che ha stabilizzato quasi centomila posti di lavoro; denuncia come pesante emergenza la chiusura di moltissime scuole paritarie, con migliaia di lavoratori licenziati, chiede un reclutamento trasparente che escluda scelte affidate alla discrezionalità, chiede garanzia del pieno rispetto dei diritti del personale precario iscritto nelle graduatorie a esaurimento.

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