Sciopero, Aran: precettazione docenti. Sindacati, lasciare diritto a insegnanti

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Scontro tra l’Aran e i sindacati rappresentativi del comparto istruzione: l’Agenzia per la Rappresentanza Negoziale delle Pubbliche Amministrazioni chiede modifiche sulle regole dello sciopero.

Si è tenuto in questi giorni l’incontro tra Aran, Cgil, Cisl, Anief, Gilda, Uil e Snals. Da una parte l’Agenzia per la Rappresentanza Negoziale delle Pubbliche Amministrazione che ritiene sia necessario modificare le regole sui servizi minimi da erogare in caso di sciopero per assicurare la vigilanza sugli alunni tramite la precettazione di un certo numero di docenti, dall’altra i sindacati che evidenziano il diritto di sciopero degli insegnanti, i quali sono sempre stati esentati dalla possibilità di essere precettati.

Tra le motivazioni fornite dai sindacati, a sostegno del diritto allo sciopero dei docenti, vi è l’assenza nel contratto di compiti di sorveglianza sugli alunni da parte degli insegnanti.

L’Aran ha però accolto alcune richieste fatte precedentemente dalle OO. SS. e ha provveduto a modificare il testo della clausola negoziale che prevede l’obbligo, per i dirigenti scolastici, di invitare il personale a comunicare se intendono partecipare allo sciopero. La comunicazione, secondo i sindacati, non deve infatti essere obbligatoria.

Inoltre, l’Aran ha accolto le richieste dei sindacati sulla parte riguardante l’obbligo per le istituzioni scolastiche di fornire i dati di adesione allo sciopero delle diverse organizzazioni sindacali. Quest’ultimo punto era stato rivisto poiché spesso scioperi proclamati da piccoli sindacati mettevano in ‘allarme’ le famiglie, che poi non mandavano i figli a scuola, nonostante le adesioni alla proteste fossero basse.

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