Sciopero, 5.000 docenti per il piano di rientro. I dati

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Sciopero del 12 novembre: i dati ufficiali della Funzione Pubblica indicano una adesione dello 0.74% del personale avente diritto. 

Sciopero del 12 novembre: le motivazioni

Lo sciopero è stato indetto dal sindacato ULM e rivolto esclusivamente al personale docente, interessato alla richiesta di un piano di rientro nelle province di provenienza.

Si tratta dei docenti che hanno aderito al piano straordinario di assunzioni del Governo Renzi e che in base all’algoritmo (spesso sbagliato) sono stati destinati a province diverse dalla propria.

Mobilità al 30% dei posti vacanti

Negli ultimi due anni la percentuale destinata ai trasferimenti interprovinciali è stata del 30%. Una percentuale che ha potuto soddisfare quasi esclusivamente i docenti con precedenza prevista dal CCNL.

Delusi invece molti altri docenti, assunti anche precedentemente al 2015 e che non riescono a far ritorno nelle province di provenienza.

Ipotesi: 50% alla mobilità e 50% alle assunzioni

La prima ipotesi formulata al tavolo del Miur insieme ai sindacati è stata quella di elevare la percentuale prevista per i trasferimenti interprovinciali. L’equilibrio potrebbe essere quello di un 50% ad ogni fase (la mobilità dovrebbe comprendere anche passaggi di ruolo e/o di cattedra).
Un argomento che non ha ancora basi solide, e che dovrà essere sviscerato molto bene, anche alla luce della consistenza delle GaE nelle province del sud.

Dati dello sciopero del 12 novembre

Intanto sono pervenuti i dati dello sciopero del 12 novembre.

Hanno aderito 4.935 docente, corrispondenti allo 0,74% del personale. I dati

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