SAVT école: sì all’abolizione del FIT, no all’eliminazione concorso 36 mesi

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Comunicato SAVT école – Il 31 dicembre 2018 è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale la Legge Finanziaria per il 2019 e la segreteria del SAVT École ha preso atto di quali siano le misure riguardanti il settore scuola.

Una delle novità più importanti riguarda l’abolizione del F.I.T., ossia il tirocinio triennale post-concorsuale che viene cancellato soltanto dopo un anno dalla sua introduzione.
L’eliminazione di tale procedura per il reclutamento degli insegnanti nella scuola secondaria semplifica l’accesso al ruolo, poiché coloro che supereranno il nuovo concorso pubblico saranno immediatamente abilitati e dovranno frequentare solo un anno di formazione iniziale con prova conclusiva finalizzato alla conferma in ruolo.
A giudizio del SAVT è molto importante che sia stata sanata una grave stortura quale era la non possibilità di reiterazione dell’anno di prova in caso di F.I.T.: il periodo dell’anno di prova potrà essere anche ripetuto in caso di esito negativo.

Viene anche eliminato il concorso riservato ai docenti non abilitati con almeno 36 mesi di servizio e questa invece è per noi una nota dolente perché si erano diffuse molte aspettative tra i precari della secondaria riguardo a tale opportunità.

La legge finanziaria riduce, inoltre, in modo imponente il monte ore previsto per l’alternanza scuola-lavoro, che ora viene denominata “Percorso per le competenze trasversali e per l’orientamento”. Proprio nell’anno in cui tale percorso acquisisce un ruolo centrale nell’ambito dell’esame di Stato, la manovra finanziaria dimezza le ore obbligatorie; nell’arco del triennio saranno obbligatorie per gli studenti 210 ore negli istituti professionali, 150 ore negli istituti tecnici e 90 ore nei Licei. La definizione delle linee guida per il funzionamento di questi percorsi è rinviata ad un decreto apposito del MIUR da approvarsi entro 60 giorni.

La riforma dell’insegnamento su posto di sostegno, prevista da un decreto attuativo della legge “Buona scuola” del 2015, è rinviata di un anno in attesa di ulteriori approfondimenti.

Nel frattempo, per i docenti della scuola secondaria sarà possibile partecipare ai percorsi di specializzazione per il sostegno se in possesso di uno dei seguenti titoli:
-abilitazione all’insegnamento su classe di concorso;
-laurea di accesso per una classe o più di concorso e possesso dei 24 CFU nelle discipline antropo-psico-pedagogiche e nelle metodologie e tecnologie didattiche.

La legge di bilancio prevede anche l’assunzione di educatori a partire dall’anno scolastico 2019/2020 e a tal proposito il SAVT ÉCOLE attende con ansia l’indizione di un nuovo concorso dopo quasi un ventennio dall’ultimo per la stabilizzazione degli educatori del Convitto regionale “Federico Chabod” di Aosta.
Sulla questione della definizione della situazione professionale degli educatori che prestano servizio nella pubblica amministrazione regionale è urgente fare chiarezza per ciò che concerne gli educatori assunti dalla società partecipata dalla Regione Valle d’Aosta denominata “Società dei servizi”.
Tali educatori prestano il loro prezioso servizio nei diversi ordini e gradi della scuola valdostana, sono figure indispensabili per sostenere l’educazione degli alunni diversamente abili e necessitano di risposte urgenti e precise sulle sorti del loro futuro lavorativo.

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