“Salvati” 6.000 insegnanti del centro – nord, ora la battaglia si sposta sui controlli

Di Lalla
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Sen. Mario Pittoni – Impossibile quantificare gli insegnanti del Sud, in possesso dei famosi superpunteggi, che hanno rinunciato a trasferirsi al Nord in seguito ai “disincentivi” (trasferimenti da una graduatoria ad un’altra ogni 3 anni invece che due, 5 anni di servizio effettivo in ruolo per potersi spostare invece che tre, 5 anni dopo il ruolo per chiedere l’assegnazione provvisoria invece che uno) da noi fatti inserire nel decreto Sviluppo, anche se – a giudicare dal numero relativamente contenuto dei trasferimenti rispetto alle “proiezioni” circolate – sono sicuramente parecchi.

Sen. Mario Pittoni – Impossibile quantificare gli insegnanti del Sud, in possesso dei famosi superpunteggi, che hanno rinunciato a trasferirsi al Nord in seguito ai “disincentivi” (trasferimenti da una graduatoria ad un’altra ogni 3 anni invece che due, 5 anni di servizio effettivo in ruolo per potersi spostare invece che tre, 5 anni dopo il ruolo per chiedere l’assegnazione provvisoria invece che uno) da noi fatti inserire nel decreto Sviluppo, anche se – a giudicare dal numero relativamente contenuto dei trasferimenti rispetto alle “proiezioni” circolate – sono sicuramente parecchi.

Quel che invece è certo, dopo la pubblicazione dei dati ufficiali, è il numero dei docenti delle regioni padane che salveranno il posto grazie all’ultimo provvedimento concordato con il ministro Mariastella Gelmini: “la retrodatazione giuridica dall’anno scolastico 2010-2011 di quota parte delle assunzioni di personale docente e ATA sulla base dei posti vacanti e disponibili relativi al medesimo anno scolastico 2010-2011”.

Si tratta di 5.999 insegnanti (dei 10.000 complessivi), distribuiti 1.802 in Lombardia, 1.025 in Emilia-Romagna, 821 in Toscana, 804 in Piemonte, 717 in Veneto, 259 nelle Marche, 223 in Liguria, 186 in Friuli-Venezia Giulia e 162 in Umbria.

Scopo dell’operazione era di non aggiungere (nei numeri consentiti) al danno della recente riapertura delle graduatorie anche la beffa della stabilizzazione soffiata da chi dispone di punteggi particolarmente elevati (questione tutta da approfondire, visto che in certe aree del Sud pare ne siano in possesso anche docenti relativamente giovani) a coloro ai quali nel 2007 lo Stato ha chiesto di fare una precisa scelta di vita impegnandosi a sviluppare la propria attività professionale in un certo territorio.

Ora la battaglia si sposta sui controlli, notoriamente quasi inesistenti. I docenti che con lo sblocco dei trasferimenti si ritrovano scavalcati, hanno chiesto giustamente di essere agevolati nell’accesso agli atti per individuare eventuali punteggi dubbi dei nuovi arrivati, così da poter presentare subito ricorso e salvare il posto.

La nostra segnalazione al Ministero delle difficoltà nell’accesso ai dati di chi si è spostato, ha già prodotto una circolare trasmessa in data 21/07/2011 a tutti gli Uffici scolastici regionali, con cui si invita ad "allertare i responsabili degli Uffici territoriali affinché predispongano i fascicoli dei docenti trasferiti da altre Province, al fine di consentirne la visione in caso di richieste di accesso da parte di contro interessati. Si raccomanda altresì di sensibilizzare i suddetti Uffici affinché le istanze presentante ai sensi della Legge 241/90 siano soddisfatte nei termini di legge predisponendo, ove occorra, piani di supporto per l’espletamento delle attività necessarie".

Un secondo intervento concordato con il Ministero è presente nell’allegato A, punto 18, della circolare ministeriale n. 73 di mercoledì scorso, con le istruzione operative per le assunzioni a tempo indeterminato, dove si segnala l’obbligo, entro tre giorni dalla stipula del contratto, dell’acquisizione da parte dell’Ufficio scolastico territoriale competente di “tutta la documentazione (in originale o copia conforme all’originale) in virtù della quale è stato attribuito l’attuale punteggio in graduatoria”.

La conferma del contratto di lavoro sarà legata alla rispondenza dei titoli dichiarati con quelli posseduti. In arrivo a breve un terzo intervento con le stesse richieste anche per i contratti annuali. .

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