Salta Governo, diplomati magistrale e concorso laureati a farne le spese. Vediamo perché

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Per i diplomati magistrlale e per coloro che sono in attesa dei concorsi per diventare insegnanti le speranze di un nuovo Governo in tempi brevi sono crollate ieri sera, in seguito alle decisioni del Presidente della Repubblica. Adesso un Governo ponte che guidi il Paese in attesa di nuove elezioni.

Diplomati magistrale con titolo entro l’a.s. 2001/02, ancora attesa

Il provvedimento di urgenza, atteso entro il 30 giugno, probabilmente non ci sarà. L’attuale Ministero sta per inviare agli Uffici Scolastici una nota in cui spiega come trattare le varie situazioni, da quelle dei docenti di ruolo destinati a ritornare nella II fascia delle graduatorie di istituto, a quelle di coloro che erano state inseriti nelle Graduatorie ad esaurimento. In ogni caso si tratterà del processo inverso rispetto a quanto accaduto finora, ossia i provvedimenti saranno individuali, man mano che arriveranno le sentenze di merito. Le prime sono attese per luglio. Intanto, è programmato per domani 29 maggio un nuovo sciopero.

Diplomati magistrale: decreto per inserimento in II fascia graduatorie di istituto e nota Miur agli Uffici Scolastici

Concorso per docenti non abilitati con tre anni di servizio e docenti laureati con 24 CFU

Anche questa situazione rischia di diventare delicata. Il Ministro uscente, Valeria Fedeli, ha lasciato le cose a metà. Dei decreti che – secondo quanto da lei stessa anticipato – avrebbero dovuto essere pubblicati a marzo, neanche l’ombra. E il silenzio non incoraggia certo i docenti che dovranno ritornare alle urne. Nel frattempo infatti i laureati, sulla base dell’attuale normativa, hanno dovuto acquisire i 24 CFU in discipline

antropo – psico – pedagogiche ed in metodologie e tecnologie didattiche, con un esborso di denaro fino a 500 euro.

Avvio anno scolastico 2018/19

E’ invece avviata e non dovrebbe subire contraccolpi dalla situazione politica la macchina amministrativa per l’avvio dell’a.s. 2018/19.

Gli organici sono stati costituiti, i trasferimenti del personale saranno pubblicati nelle prossime settimane (qui le date), l’assegnazione dei docenti alle scuole rimane vincolato alla chiamata diretta (per quei dirigenti che la attuano), le immissioni in ruolo potranno essere autorizzate (50% alle GaE e 50% ai concorsi, prima 2016 e poi eventualmente 2018 se le nuove graduatorie saranno pronte). Le supplenze ci saranno sempre, soprattutto su sostegno, dato che l’organico rimane invariato, a fronte dell’aumento del numero di alunni con disabilità.

Le numerose problematiche della scuola, ancora una volta, vengono rinviate e passeranno nuovamente dai programmi elettorali.

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