Ruolo su sostegno senza concorso? No, le regole valgono per tutti. Lettera
Inviata da Cervone Filomena, docente in pensione e mamma di una laureata in scienze della formazione primaria e abilitata tra poco al sostegno.
Volevo solo dire a chi vuole il ruolo su sostegno senza fare il concorso: “Provate anche voi a superare le prove così capirete che chi ci é riuscito ha veramente diritto a lavorare.
Mi dispiace apprendere che ognuno fa delle considerazioni personali senza mettersi nei panni di chi veramente ha sudato per ottenere il titolo. Avete lavorato 24 mesi? Bene, avete avuto una bella opportunità per guadagnare e fare punteggio ma non potete pensare di scavalcare chi veramente se lo è meritato. Ma lo sapete che il corso espletato è stato duro per impegno di tempo e di mente? Mentre voi lavoravate mia figlia non ha potuto accettare alcuna supplenza perché impossibilitata data la continua frequenza del corso.
Ma lo sapete che ci sono state signore che dopo cinque giorni dal parto sono tornate all’università, persone che facevano le chemio a cui non è stato consentito fare qualche assenza in più di quelle poche previste e che addirittura una di queste è morta il giorno dopo essere stata presente alle lezioni? E anche mia figlia dopo aver subito un brutto intervento ha dovuto riprendere immediatamente altrimenti i suoi sforzi per entrare a far parte del corso sarebbero stati vanificati?”
No penso che le regole devono valere per tutti, non ci si può sentire privilegiati rispetto ad altri quando non si conoscono i sacrifici da loro affrontati. Anche io sono stata una docente di scuola primaria e so con tutta certezza che l’esperienza lavorativa la ottieni soprattutto praticando la scuola, però mi rendo conto che ciò che ha imparato mia figlia da questo corso sarà sicuramente più valido di quanto io possa aver scoperto personalmente nel corso di tanti anni di insegnamento. Confido nella giustizia e nella lealtà dei politici.
