Ritardi scolastici degli alunni: la normativa del” buon senso”

Di Lalla
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Giulia Boffa – Il dirigente dell’USP di Bari, dr.Giovanni La Coppola, ha inviato ai Dirigenti scolastici una circolare su un problema abbastanza diffuso: i ritardi degli studenti in ingresso a scuola e i conseguenti allontanamenti degli studenti ritardari. E le scuole si apprestano a varare i chip anti – assenze.

Giulia Boffa – Il dirigente dell’USP di Bari, dr.Giovanni La Coppola, ha inviato ai Dirigenti scolastici una circolare su un problema abbastanza diffuso: i ritardi degli studenti in ingresso a scuola e i conseguenti allontanamenti degli studenti ritardari. E le scuole si apprestano a varare i chip anti – assenze.

In effetti, non c’è molto sulla normativa in merito a questo punto, tranne qualche riferimento al T.U. in cui si parla della vigilanza all’entrata a scuola, ma niente si dice sui ritardi.

L’intera questione è dunque demandata all’autonomia dell’istituzione scolastica, che in sede di collegio dei docenti, può approvare un regolamento d’istituto con regole apposite.

Comunque, è effettivamente buona norma evitare di allontanare gli studenti dalla scuola, specialmente se minorenni, visto che c’è una responsabilità nei confronti dei genitori nonché civile, e l’allontanamento è sicuramente un sistema non molto educativo, considerato anche l’obbligo di svolgere un numero preciso di giorni scolastici di frequenza per poter superare l’anno.

La soluzione al problema, dunque, non è facile, anche perchè molti ritardi potrebbero essere dovuti agli orari dei mezzi pubblici, che sovente non sono così adattabili agli orari di entrata a scuola, causa traffico e altre problematiche.

Anche l’avviso ai genitori dei ritardi dei figli con messaggi sul cellulare o con l’uso del registro elettronico, potrebbe essere un deterrente efficace, ma nella prassi non sempre è così.
E le scuole provano ad attrezzarsi anche con mezzi sofisticati come il chip anti – assenze, forse in adozione già dal prossimo anno per gli studenti del liceo classico Aristofane di Roma.

Molti studenti infatti vanno a scuola da soli, uscendo anche dopo che i genitori sono andati a lavoro, quindi il controllo è sempre a posteriori, e comunque basato su un rapporto umano di fiducia.

A quel punto il colloquio con gli alunni, come indicato dal Dirigente dell’USP di Bari, è sempre auspicabile, ma quanti ragazzi accettano la responsabilità del rispetto delle regole o comunque sono pronti ad essa?

La circolare dell’USP di Bari

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