A rischio primo giorno scuola per protesta contro Riforma; Toccafondi ‘La scuola è fatta per gli studenti’

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E’  fissato la data di un’assemblea dei docenti e degli Ata per il giorno 15 settembre dalle ore 8 alle ore 12.

E’  fissato la data di un’assemblea dei docenti e degli Ata per il giorno 15 settembre dalle ore 8 alle ore 12.

Ad anticiparlo è il Corriere Fiorentino e la città interessata è Firenze dove i sindacati locali della scuolaFlc Cgil, Cisl Scuola, Snals, Gilda e Cobas per protestare contro la riforma “La Buona Scuola” hanno deciso di fatto, di boicottare la ripresa delle lezioni dopo la pausa estiva.

Alessandro Rapezzi, segretario regionale della Cgil Toscana assicura che Firenze non è un simbolo per fare un affronto al premier e alla sua riforma nella città in cui era sindaco. L’assemblea quindi non è un attacco personale al premier ma solo uno strumento per comunicare che la riforma stessa è stata troppo frettolosa producendo una serie di incongruenze che rischiano di danneggiare la scuola. Rapezzi fa presente che a Firenze su 8000 posti vacanti soltanto 3500 saranno occupati con assunzioni mentre i restanti saranno occupati da supplenze. Con l’assemblea che mette a rischio il primo giorno di scuola si vuole soltanto evidenziare quali sono i problemi che la riforma ha evidenziato.




Le 4 ore previste per l’assemblea, tra l’altro, sono una prerogativa dei sindacati toscani visto che nel resto d’Italia il massimo previsto è di 3 ore. La preoccupazione maggiore, in questo momento, è che la protesta possa coinvolgere anche altre città rinviando l’inizio delle lezioni in tutta Italia.

3 sono i punti che potrebbero coinvolgere il resto d’Italia in un ricorso collettivo:

  • piano assunzioni nel punto in cui i precari con 36 mesi di servizio, non inseriti nelle Gae, non saranno coinvolti
  • i 200 milioni assegnati al merito che provocheranno un incisione sul salario senza però passare dalle contrattazioni collettive
  • il comitato di valutazione

Tutti e tre i sindacati confederati condividono tale strada ma la Uil si tira indietro e il suo segretario Pino Turi spiega “Noi non abbiamo aderito a quest’iniziativa perché non abbiamo come controparte gli studenti e le famiglie. Non è questo il modo di esprimere il dissenso alla riforma”.

Mimmo Pantaleo, segretario nazionale della Cgil scuola minimizza affermando “È solo una delle tante iniziative. L’11 settembre avremo un incontro con le Rsu per stabilire le diverse forme di mobilitazione, ma non cambia niente rispetto a quanto avevamo già annunciato: la riforma fa acqua da tutte le parti e noi non ci fermiamo”.

Gli fa eco Francesco Scrima, segretario della Cisl Scuola “L’iniziativa fiorentina fa capo all’autonomia territoriale, ma al di là delle singole iniziative noi proseguiamo su due fronti: la vertenza sindacale e quella giudiziale”

A dire la sua al riguardo anche  il sottosegretario all’istruzione Gabriele Toccafondi che spiega criticando l’iniziativa dell’assemblea:  "Evitiamo di far arrivare lo scontro ideologico a scuola, nelle classi: la scuola è fatta per altro, per l'educazione e per la crescita dei nostri ragazzi, non è terreno di scontro ideologico o politico. Dispiace iniziare il primo giorno di scuola con uno sciopero, anzi nemmeno uno sciopero, un'assemblea sindacale, che quindi è retribuita" ed ha aggiunto che "la scuola è fatta per gli studenti: chiediamo a tutti i sindacati che si occupano della scuola rispetto per i ragazzi, per il lavoro e i soldi in più che stiamo mettendo per il settore. Noi continuiamo a dire che abbiamo investito, come Governo e come maggioranza, 3 miliardi di euro sulla scuola: centomila assunzioni, 200 milioni di euro in più per lo stipendio degli insegnanti, ma in modo premiale perché per la prima volta a scuola entra il merito, la valutazione, la qualità".

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