Risarcimento precari con 36 mesi di servizio: giudice invita Miur a trovare soluzioni conciliative

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L'Avv. Santi Delia e Michele Bonetti ci comunicano che il Tribunale di Cagliari ha depositato una serie di ordinanze in cui, tra l'altro il MIUR viene invitato a valutare e proporre ipotesi conciliative.

L'Avv. Santi Delia e Michele Bonetti ci comunicano che il Tribunale di Cagliari ha depositato una serie di ordinanze in cui, tra l'altro il MIUR viene invitato a valutare e proporre ipotesi conciliative.

E in effetti un'ipotesi del genere è contenuta in nuce nella bozza di DDL finora nota, ( Risarcimento per abuso di precariato. Pronti 20 milioni, ma solo per chi vince ricorso ) ma forse non è proprio questa la soluzione alla quale pensava il Giudice.

Il Giudice infatti ha rimandato il giudizio finale sui ricorsi ad una data successiva alla pronuncia della Corte Costituzionale (attesa per il prossimo 23 giugno) e precisa che alla medesima data sono fissate molteplici altre cause sulla stessa materia, "invitando in ogni caso il Ministero convenuto a valutare una eventuale soluzione conciliativa".

In sostanza l'idea del Ministero è quella di istituire un fondo da utilizzare solo se costretti dalle vittorie dei precari nei tribunali, i giudici invece non vogliono ingolfare le aule con ricorsi tutti sullo stesso tema e – ci si sembra di sottintendere – ad esito scontato, se sollecitano il Miur a trovare nel frattempo soluzioni di compromesso.

In questo senso la bozza del DL mai pervenuta in Consiglio dei Ministri era sicuramente una soluzione migliore rispetto alla bozza del DDL, perchè prendeva in considerazione il risarcimento anche per chi è già in ruolo, e una cifra risarcitoria in relazione al numero di anni di precariato, nonchè soluzioni transitorie anche per i precari con più di 36 mesi di servizio.

"Ogni ipotesi transattiva", commentano Bonetti e Delia, "è da prendersi positivamente e valutata in maniera approfondita ove non dimentichi, in maniera leale e ragionevole, gli sforzi ed i sacrifici dei nostri insegnanti precari". "Non accetteremo, come caldeggiato dal Premier Renzi in qualche conferenza stampa sulla "Buona Scuola", conclude Valeria Bruccola di Adida, "risarcimenti simbolici che mortificano, ancora una volta, il lavoro dei nostri docenti".

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