Rinnovo del contratto può avere effetti sul concorso a DS. Lettera

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Inviato da Mario Bocola – Non era forse meglio attendere l’espletamento delle prove del concorso a Dirigente Scolastico e poi successivamente procedere alla stipula del rinnovo del contratto di lavoro che porterà nelle tasche del Presidi un aumento netto di 460 euro mensili?

Il rinvio del rinnovo del contratto avrebbe sicuramente permesso un più sereno svolgimento delle prove concorsuali, perché la firma del contratto avviene in un momento molto delicato, in quanto si stanno nominando le commissioni giudicatrici per poi procedere alla correzione delle prova scritta che si è tenuta lo scorso 18 ottobre sul territorio, ad eccezione dei candidati della Regione Sardegna, le cui prove si sono tenute il 13 dicembre.

La news del rinnovo del contratto dei Presidi non può che creare agitazione ed ansia nei candidati che lotteranno a denti stretti per cercare di risultare sia vincitori che idonei al concorso per poi ottenere la nomina nei ruoli della Dirigenza scolastica.

Il rinvio del rinnovo del contratto dei Dirigenti scolastici (che vengono, di fatto, equiparati nella retribuzione fissa agli altri dirigenti della Pubblica Amministrazione) si rendeva, altresì, necessario dal momento che, con l’approvazione della Legge sulla Semplificazione della P.A., il Governo aveva deciso di stralciare dal bando di concorso il corso di formazione, previsto originariamente dal decreto e, quindi, aveva stabilito di immettere direttamente nei ruoli i futuri neo Dirigenti che si sarebbero collocati in posizione utile nella graduatoria di merito. In definitiva il rinnovo del contratto dei Presidi avrà un effetto boomerang sul concorso in atto. Intelligenti pauca! 

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