Rinnovo contratto, nel testo presente vincolo triennale mobilità e interventi su orario docenti. I commenti di UIL e SNALS
Un testo ancora incompleto che non si appoggia ad un atto di indirizzo del Ministero, che potrebbe giungere la prossima settimana.
Tra gli elementi di interesse, il contratto di mobilità 2019/20 che si rinnoverà ogni tre anni e la comparsa del vincolo triennale prima di poter chiedere trasferimento.
Su questo punto abbiamo sentito sia Pino Turi della UIL che Elvira Serafini dello SNALS.
“Nel documento controfirmato il 30 novembre 2017 – ha dichiarato la Serafini – veniva chiaramente scritto che per migliorare le difficoltà lavorative si può partecipare alla mobilità. Se si mettono dei vincoli questo principio verrà a mancare. Se, quindi, teniamo fede all’accordo firmato non mi sta bene il vincolo.”
“Un contratto triennale con vincolo – ha dichiarato Pino Turi – pone dei limiti. Irrigidirsi oggi sul contratto nazionale senza sapere cosa succederà i prossimi anni è un errore. Diventa un fatto ideologico e a noi danno fastidio divieti e blocchi.”
Sulle relazioni sindacali, vero e proprio argomento della giornata, i sindacati hanno dichiarato un avvicinamento delle posizioni, sebbene ci sia ancora molto da lavorare. “Noi, ad esempio, – ha dichiarato il segretario UIL – abbiamo chiesto che i 200mln del bonus merito abbia un doppio passaggio: a livello nazionale e di trattativa a livello di scuola.”
Trovano conferma dalle parole dei sindacalisti la proposta dell’ARAN di accorpare le ore funzionali dei docenti in un unico contenitore di 80 ore, superando l’attuale separazione di 40 + 40. Su questo punto il segretario UIL non si è sentito di chiudere la porta alla proposta, “bisogna capire – ha dichiarato – se c’è uno scambio da fare, se c’è out out ci si irrigidisce”
Il testo presentato ai sindacati, però, risulta ancora incompleto e su questo punto la Serafini è chiara “è impossibile esaminare il testo in maniera dettagliata, molti elementi presenti necessitano di aggiornamento quando sarà presentato dal Ministro un atto indirizzo chiaro.“
