Dirigenti Scolastici e ATA, sì a rilevazione presenza con impronte digitale. Esclusi i docenti

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Nel Decreto concretezza restano le impronte digitali per i dirigenti scolastici e il personale ATA. Il provvedimento passerà adesso al Senato.

Rilevazione presenze con impronte digitali

Nel disegno di legge è prevista una misura per i dipendenti della pubblica amministrazione, secondo cui le presenze vanno rilevate con le impronte digitali.

Dalla misura sono stati esclusi i docenti, tuttavia ne rimangono coinvolti il personale ATA e i dirigenti scolastici.

Rilevazione presenze con impronte digitali: bocciato emendamento

L’Onorevole Toccafondi ha comunicato la bocciatura  di un suo emendamento ed evidenzia il fatto che i Dirigenti scolastici operano su più sedi, per cui non ha senso controllarne gli accessi con le impronte digitali:

“I presidi non sono né fannulloni, né furbetti del cartellino e neanche assenteisti. Chi ha scritto la norma che impone ai Dirigenti scolastici le impronte digitali non conosce la scuola.  Chi ha bocciato il mio emendamento non è entrato in una scuola. Ciascun Preside, oltre alla propria scuola da dirigere, ne ha due o tre in reggenza, con sedi scolastiche distanti tra loro. Appare evidente che per sua stessa natura il lavoro del dirigente scolastico non si svolge in un unico luogo, per cui non ha senso chiedere loro le impronte digitali controllandone gli accessi”.

Anche l’On. Vittoria Casa (M5S) commenta ” Grazie al dibattito costruttivo in Commissione Cultura si è pervenuti all’esclusione del personale docente dai nuovi sistemi di verifica mentre per i dirigenti scolastici é rimasto l’obbligo con riguardo agli accessi.
Ho continuato in tutte le sedi ad argomentare la specificità del ruolo del dirigente scolastico, perché conosco profondamente questo ruolo avendolo ricoperto per ben 16 anni.
Un lavoro complesso il cui operato non può essere frutto né delle ore passate a scuola, né della presenza nelle sedi di servizio spesso organizzato su più plessi ubicati anche in comuni distanti tra di loro.
Un lavoro fatto di incontri, relazioni, rapporti con il territorio e con gli enti locali.
E proprio perché questo mondo lo conosco bene ho espresso parere contrario in Commissione, ho votato a favore di un emendamento che ne sopprimeva il controllo biometrico ed ancora ho presentato un odg accolto come raccomandazione con riformulazione.

I costi dell’operazione

57mila edifici, 7 mila presidi. Si suppone che l’operazione avrà in costo ingente.

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