Riforma 0-6, il 74% dei fondi andranno al Nord

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I fondi che nei giorni sono stati anticipati nelle intenzione per la riforma 0-6 andranno prevalentemente al Centro-Nord.

Una nuova batosta per il Sud Italia, indietro per quanto riguarda i servizi all’Infanzia. Con una furberia il Governo sposterà le risorse soprattutto al Nord.

Si tratta di una somma che si aggira intorno ai 209 milioni di euro, che saranno erogati dal Ministero dell’Istruzione.

Tra gli interventi finanziati: l’edilizia scolastica, il sostegno di parte delle spese di gestione dei servizi 0-6; formazione continua del personale educativo e docente.

La ripartizione, secondo quanto riporta il quotidiano ItaliaOggi a pagina 51, è ripartito per il 40% in proporzione alla popolazione di 0-6 anni, per il 50% in base alla percentuale di iscritti ai servizi educativi al 31 dicembre 2015 e per il 10% in proporzione alla popolazione di 3-6 anni non iscritta all’infanzia statale.

I criteri consentiranno al Centro Nord di avere il 74% dei fondi, dove i bambini che vi risiedono sono il 65% del totale.

Il Mezzogiorno può contare, a seguito dell’emigrazione di massa di questi anni conseguente la crisi economica, il 25% delle risorse con il 34% dei bambini.

Parte del motivo sta nel termine “Statale”, relativamente al criterio della popolazione 3-6 anni, per ottenere i fondi.

Infatti, è risaputo che al Nord le scuole non statali la fanno da padrona per quella fascia d’età, mentre al Sud, dove le risorse delle famiglie non consentono le iscrizioni alle scuole non statali e il conseguente decollo del settore, il 45% del totale degli iscritti è nelle scuole statali.

Così, ad esempio, riferisce il quotidiano ItaliaOggi, la Campania pur essendo al secondo posto per numero di bambini si trova al settimo per finanziamenti, la Lombardia avrà 40 milioni seguita dal Lazio con 23.

In Sicilia, invece, i fondi saranno 13 milioni, mentre in Puglia 11,5.

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