Riforma sostegno: stesso insegnante di ruolo per intero ciclo di studi. News

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Riforma sostegno: ci saranno novità. Il 3 dicembre è stato convocato dal Miur l’Osservatorio Permanente per l’inclusione scolastica. 

Posticipo entrata in vigore del Dlgs al 1° settembre 2019

Il Miur vuole posticipare al 1° settembre 2019 l’entrata in vigore del Dlgs n. 66/2017 (prima era fissata al 1° gennaio 2019) e presentare quindi una riforma del sostegno. Il posticipo è nella legge di bilancio.

Le novità. La prima significativa novità di questa riforma sostegno contenuta nel testo presentato dal Miur è la modifica del ruolo del  Gruppo per l’inclusione territoriale (GIT).

Le parole del sottosegretario Giuliano

“La norma che correggiamo prevedeva che a decidere le ore di sostegno da assegnare a ciascun alunno con disabilità fosse un soggetto esterno alla scuola, basandosi quindi esclusivamente sulla documentazione medica. Noi invece prevediamo che questa valutazione debba farla chi è più vicino alla persona con disabilità: i docenti, la famiglia, l’equipe medica che segue il bambino e l’ente locale”

Novità per la continuità didattica

Un’altra novità della riforma sostegno dovrebbe essere rappresentata dallo stralcio della parte del decreto che permetteva di riconfermare, su richiesta della famiglia, l’insegnante di sostegno dell’anno precedente (mai entrato in vigore e sul quale il CSPI aveva espresso parere fortemente negativo).

Il nuovo testo introduce invece la continuità didattica dell’insegnante a tempo indeterminato per l’intero ciclo di studi dell’alunno.

Non conosciamo ancora i particolari del testo, l’associazione FIRST afferma “Sulla continuità didattica si poteva e doveva fare di più, perché fino quando non verranno stabilizzati i 60.000 posti in deroga, questi saranno oggetto di incarichi annuali a migliaia di precari, per cui non si avrà mai una vera ed effettiva continuità didattica.”

Sugli insegnanti di sostegno è intervenuto ieri il Ministro Bussetti, che ha ricordato uno dei principi cardine dell’inclusione: il docente non è assegnato all’alunno con disabilità ma alla classe

Resta invece ancora aperta la questione della limitazione al 50%dei trasferimenti da posto di sostegno a posto comune.

Contemporaneamente è stato avviato l‘iter per l’attivazione del corso di specializzazione per l’a.a. 2018/19 

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