Riforma scuola. Giannini: è una rivoluzione. Manca cultura della valutazione

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Dopo l'incontro con le associazioni degli studenti, il Ministero torna a parlare del clima difficile di questi giorni tra alcune componenti della scuola e il mondo politico chiamato a decidere delle sorti di essa.

Dopo l'incontro con le associazioni degli studenti, il Ministero torna a parlare del clima difficile di questi giorni tra alcune componenti della scuola e il mondo politico chiamato a decidere delle sorti di essa.

Il ddl Buona scuola "è una rivisitazione del modello educativo, una scuola che si apre e progetta" ed "è per questo che il governo si sta dedicando a esso con tanta attenzione".

"La riforma è una rivoluzione e come tutte le rivoluzioni scatena delle reazioni" ha aggiunto il Ministro.

"Il nostro Paese deve acquisire una cultura della valutazione che non riguarda solo la scuola. La scuola deve cominciare con convinzione e questo e un discorso che riguarda la società in generale"

Il Ministro in tutto ciò non tiene conto del fatto che alcuni parti del DDL Scuola, approvato dal Consiglio dei Ministri il 12 marzo 2015, non sono state discusse e confrontate con il mondo della scuola, seppure sia stata approntata una consultazione pubblica di circa 12 mesi.

La scuola, nelle proteste, ha chiesto tempi più distesi per maturare scelte condivise. Ma il DDL lega merito, valutazione e autonomia ad un piano straordinario di assunzioni, non lasciando spazio a modalità diverse per introdurre elementi frutto di confronto.

Domani il provvedimento sarà in aula e anche la timeline successiva è una corsa ad ostacoli. Bisogna chiudere entro metà giugno se si vuole realizzare il piano di assunzioni Riforma. Organico di autonomia 15 giorni dopo approvazione legge, si corre verso le assunzioni di 100.701 insegnanti

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