Riforma scuola. Albi regionali, potrebbero non partire subito. Le ipotesi per “salvare” le assunzioni

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Gli albi, questi sconosciuti. Ricordiamo che vengono istituiti dal DDL (qualora non verranno cassati dal Parlamento) e sono il cardine dell'assegnazione dei docenti alle scuole a seguito della proposta da parte del dirigente.

Gli albi, questi sconosciuti. Ricordiamo che vengono istituiti dal DDL (qualora non verranno cassati dal Parlamento) e sono il cardine dell'assegnazione dei docenti alle scuole a seguito della proposta da parte del dirigente.

Al dirigente, infatti, viene dato potere di chiamare nella propria scuola i docenti che meglio si confanno alle esigenze del piano dell'offerta formativa della scuola. Un vero e proprio mercato, basato sui curriculum. Quando saranno istituiti gli albi?

E' possibile, sulla base di indiscrezioni raccolte dalla nostra redazione, che gli albi possano non vedre la luce immediatamente. In essi dovranno confluiranno i docenti neoassunti da settembre 2015 e poi i docenti di ruolo che dal prossimo anno avranno fatto richiesta di mobilità.

Gli albi potrebbero essere attivati a partire dall'anno scolastico 2016/17, tempo utile per l'organizzazione della loro articolazione che sarà divisa in regionali e provinciali (anche se potrebbero, data l'abolizione delle province, coincidere con le città metropolitane e in sub liste). Gli albi saranno divisi anche in classi di concorso e tipologie di posti. Tutte queste operazioni potrebbero richiedere anche un anno di lavoro.

L'assegnazione alle scuole a settembre 2015 potrebbe, quindi, avvenire con modalità diverse rispetto a quelle presenti nel testo del DDL al Parlamento che saranno attive, invece, dall'anno successivo.

Il problema è: se non si farà in tempo a strutturare gli albi entro il 1° settembre 2015 quale sarà la soluzione tirata fuori dal cilindro ministeriale per sistemare i 50.000 nuovi docenti che non dovrebbero lavorare su cattedra?

Una delle ipotesi rimane quella delle immissioni in ruolo giuridiche, ossia garantire la progressione giuridica dal 1° settembre 2015, ma di fatto l'assuzione dal punto di vista economico si concretizzerebbe dal 1° settembre 2016 (e quindi per tanti ancora un anno di supplenze). Ne avevamo già parlato in tempi non sospetti (150mila assunzioni. In ritardo per le operazioni? Ipotesi ruolo giuridico ) D'altronde si tratta di una pratica diffusa in tempi in cui i numeri delle immissioni sono state molto più risicate (e gli Uffici Scolastici non hanno mai concluso le operazioni prima di dicembre), figuriamoci con i numeri di quest'anno.

Altra ipotesi potrebbe essere quella di attivare il posto nell'organico dell'autonomia nel momento in cui "tutto è pronto", quindi sostanzialmente una assunzione postdatata, nel corso dell'anno, con decorrenza giuridica sempre dal 1° settembre 2015 ed economica dalla data di assunzione in servizio. E dunque sostanzialmente potrebbe essere diversa per ciascuno degl aspiranti, a seconda dell'organizzazione e dell'efficienza del singolo dirigente scolastico (anche se questo potrebbe annullare la possibilità da parte del docente di poter scegliere il miglior incarico).

Un sistema simile permetterebbe di "salvare" il grande progetto del piano straordinario di assunzioni e dall'altro offrirebbe alle scuole un margine più ampio per disegnare i contorni di una nuova fisionomia, considerato che ad oggi molte scuole – molti collegi docenti – potrebbero anche non sapere di cosa si sta parlando in Parlamento (non ci risulta che il Ministero abbia avviato iniziative di comunicazioni e informazione) e dunque sono necessari tempi di riflessione e maturazione delle idee.

D'altronde, nella versione finale del DDL il Ministero ha modificato (rispetto alla versione del 12 marzo presentata in Consiglio dei Ministri) proprio questo aspetto, assicurando la determinazione dell'organico dell'autonomia entro il 31 maggio 2015 solo per i posti comuni e di sostegno, aggiungendo "mentre i posti per il potenziamento sono successivamente istituiti solo presso la scuola primaria e secondaria di primo e secondo grado, tenuto conto delle esigenze di potenziamento dell'organico funzionale".

Quel "successivamente" sembra appositamente scovato per non darsi una data di scadenza, che a questo punto potrebbe essere anche successivamente al 1° settembre, garantendo comunque le assunzioni.

Tra l'altro il Centro Studi della Camera ha fatto notare la stonatura di quell'espressione "organico funzionale" che non compare in nessun'altra parte del testo, sostituito dal ben più corposo "organico dell'autonomia".

E' ancora presto per capire quale sarà la direzione del DDL, in questi giorni si stanno svolgendo in VII Commisione le audizioni di associazioni e sindacati, poi toccherà agli emendamenti e dunque alle decisioni finali.

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