Riforma. Renzi “su insegnanti seconda fascia GI stiamo ragionando”

Di Lalla
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Così risponde il Premier Renzi a un insegnante che durante un incontro di carattere elettorale gli chiede una soluzione per gli insegnanti di seconda fascia delle graduatorie di istituto, abilitati ma esclusi dal piano di assunzioni previsto dal DDL Scuola.

Così risponde il Premier Renzi a un insegnante che durante un incontro di carattere elettorale gli chiede una soluzione per gli insegnanti di seconda fascia delle graduatorie di istituto, abilitati ma esclusi dal piano di assunzioni previsto dal DDL Scuola.

Durante l'approvazione alla Camera sono stati respinti tutti gli emendamenti che chiedevano l'estensione del piano assunzionale, anche su base pluriennale, agli abilitati della II fascia Graduatorie di istituto. E' stato uno dei temi più discussi e su cui si è maggiormente animato il dibattito, culminato in uno scontro tra l'ex Ministro Gelmini e l'on. Ghizzoni del PD Bocciato emendamento Gelmini per assumere abilitati delle Graduatorie di istituto. Scontro in aula

Il testo quindi è stato licenziato senza alcuna modifica (eccezion fatta per gli idonei del concorso 2012) sulle categorie di personale che rientrano nel piano straordinario di assunzioni.

Che al Senato ci possa essere spazio per qualche piccola modifica, e non solo per i precari, è notizia che gira già da qualche giorno. Ma certo le parole di Renzi non fanno che aumentare le aspettative.

"Stiamo ragionando, quello che mi dà noia è che qualcuno ha fatto il Tfa (Tirocinio formativo attivo) e lo ha pure pagato". ha affermato il Premier.

Gratis non ti danno più nulla da tempo, avremmo risposto se presenti all'incontro (tra l'altro anche per il concorso sarà richiesto un contributo di partecipazione).

Il problema, per gli insegnanti di seconda fascia è concreto, in quanto il piano assunzionale potrebbe coprire anche posti attualmente coperti (per una serie di regole) da docenti della seconda fascia delle graduatorie di istituto. Secondo l'attuale formulazione del DDL, a parte le supplenze residue (sì, perchè comunque sembra che debellare la supplentite non sia così semplice) e le supplenze temporanee, le aspettative professionali sarebbero legate esclusivamente al concorso, previsto per 60.000 posti in un triennio.

Anzi, il ripristino del concorso come unica modalità di accesso al ruolo viene proposto come uno dei punti di forza della riforma. 

Non sarebbe improbabile che più che ad una estensione del piano assunzionale si stia ancora ragionando piuttosto sui criteri e requisiti del concorso. 

L'estensione del piano assunzionale è uno dei punti di forza delle richieste dei sindacati rappresentativi, che lunedì 25 maggio incontreranno il Ministro, e che hanno già annunciato nuove azioni di mobilitazione. Riforma. Sindacati rappresentativi: prossime mobilitazioni. Cosa si chiede e il calendario

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