Riforma. Imposimato “stipendi dei docenti immorali, Renzi licenzia 100mila precari. Mobilitarsi e resistere”

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Durissimo attacco da parte di Ferdinando Imposimato, magistrato, politico e avvocato italiano, nonché presidente onorario aggiunto della Suprema Corte di Cassazione, alla riforma della scuola.

Durissimo attacco da parte di Ferdinando Imposimato, magistrato, politico e avvocato italiano, nonché presidente onorario aggiunto della Suprema Corte di Cassazione, alla riforma della scuola.

"Dopo aver promesso 150mila assunzioni precari, – ha affermato Imposimato presso il Centro Congressi Cavour, rispondendo all’invito dell'associazione Adida che ha organizzato un convegno sulla riforma della scuola – il Governo mantiene i docenti di ruolo con uno stipendio immorale di 1700 euro al mese dopo 30 anni di lavoro e minaccia di licenziare 100mila precari non vengognadosi di attribuire enormi stipendi a caste privilegiate".

Lo Stato italiano, ha continuato, "dissipa 70miliardi di euro, di cui una piccola parte servirebbe a risolvere il problema dei precari".

Secondo Imposimato, Renzi dimentica che la scuola è un organo costituzionale al pari del Parlamento e del Governo. "La scuola – ha affermato – è organo centrale della democrazia".

L'ex Magistrato ha, poi, concluso ritenendo la riforma dettata dalla fretta ed ha invitato i docenti a "mobilitarsi e resistere", cercando "l'unità tra docenti di ruolo e precari, necessaria per la difesa della scuola pubblica, che non può subire nuove sconfitte".

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