Riforma. FLC CGIL chiede piano pluriennale immissione, abolizione limite 36 mesi supplenze, fondi merito affidati a contrattazione

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"Riteniamo che il ddl Scuola anche dopo gli emendamenti approvati alla Camera è inaccettabile e incostituzionale su alcune parti". Questo ddl "non affronta i necessari cambiamenti che bisogna introdurre nel nostro sistema di istruzione".

"Riteniamo che il ddl Scuola anche dopo gli emendamenti approvati alla Camera è inaccettabile e incostituzionale su alcune parti". Questo ddl "non affronta i necessari cambiamenti che bisogna introdurre nel nostro sistema di istruzione".

A dirlo il Domenico Pantaleo, segretario generale Flc Cgil, in audizione davanti alle commissioni Cultura e Istruzione di Camera e Senato sul ddl Scuola

Il segretario insiste sul fatto che la riforma di fatto non affronta in necessari cambiamenti, tesi a migliorare il sistema. Non c'è lotta alla dispersione scolastica, riforma dei cicli, miglioramento didattico, è una riforma senz'anima e senza orizzonte di cambiamenti.

Si accentra tutto sui modelli organizzativi. Rimangono punti inaccettabili

  • mancata prospettiva di stabilizzazione a tutti i precari di tutte le graduatorie, perchè da anni garantiscono il funzionamento della scuola, ed è un dovere dare risposta
  • personale ATA escluso da qualsiasi processo

"Tutti i precari aventi diritto (iscritti Gae, abilitati Pas, Tfa della seconda fascia, idonei del concorso, laureati in scienze della formazione primaria) devono essere stabilizzati a tempo indeterminato prima di bandire un nuovo concorso. Data l'urgenza serve un decreto legge che comprenda anche Ata con 36 mesi di servizio".

 "È errato, suona come un ricatto – ha aggiunto – l'assunto del governo: 'O si approva in blocco l'intera riforma proposta, oppure i precari non entrano i ruolo'. Si tratta di materie di natura profondamente diversa che richiedono strumenti di intervento diversi".

Il personale Ata, sostiene la Cgil, "deve trovare posto nel ddl". Anche per loro "va istituito l'organico funzionale adeguandolo alle esigenze di funzionamento delle scuole".

Ci sono gli spazi – afferma Pantaleo – per la programmazione delle assuzioni sul turnover. A regime si farà del conoorso la via ordinaria, ma in una fase successiva al superamento di tutto il precariato.

Il segretario contesta anche le forte incursioni anche sulle materie contrattuali, emblematica la decisione di affidare ai DS possibilità di autorità salariali. Pantaleo afferma che il il tema deve rientrare all'interno dei meccanismi contrattuali, finalizzando queste risorse verso scuole in aree a rischio.

"I 200 milioni di euro, previsti nel ddl Scuola, da assegnare ai docenti più meritevoli devono rientrare nel meccanismo contrattuale e non devono rimanere in mano al dirigente scolastico. Le risorse devono essere discusse in sede di contrattazione collettiva e, quindi, devono essere indirizzate verso quelle scuole che hanno carenze e che hanno bisogno di una offerta formativa più ampia".

"Inoltre – afferma Pantaleo – è anticostituzionale e illegittimo per i dirigenti scolastici assumere direttamente il personale della scuola. Con le modifiche della Camera viene confermata questa impostazione. Questa norma lede il diritto e la libertà di insegnamento e di apprendimento. Questa norma può essere un veicolo di discriminazione ampie e la messa in discussione delle pari opportunità".

Il segretario fa riferimento al fatto che l'introduzione della norma sul divieto di assumere fino al secondo grado di parentela, non fa altro che confermare i dubbi sollevati sul rischio di "chiamata diretta".

Questa norma, infatti, potrebbe essere veicolo di ampie discriminazioni, e avere impatto negativo sull'occupazione femminile.

si dà vita ad un comitato di valutazione composto da docenti, genitori e fmaiglie. le competenze oggi sono molto dubbie, oltre a detemrinare situazioni imbarazzanti, fermo restando sulla necessità di coinvolgere sui processi formativi.

La FLC CGIL chiede la cancellazione di alcuni articoli del DDL

art. 12 sul limite dei 36 mesi per i contratti a tempo determinao

art. 17 detraibilità

art. 21 numero deleghe

ar. 23 nei punti che abroga i punti contrattuali

Vi è ancora il tempo – conclude Pantaleo – per cercae ampia condivisione sui temi della scuola

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