Riforma. I dirigenti non sceglieranno i docenti li “individueranno”. Modificata “chiamata diretta” e non è finita. Basterà?

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In commissione Cultura alla Camera arriva una modifica 'super soft' dei nuovi poteri affidati ai dirigenti scolastici.

In commissione Cultura alla Camera arriva una modifica 'super soft' dei nuovi poteri affidati ai dirigenti scolastici.

I presidi, nell'assegnazione dei posti dell'organico dell'autonomia dopo aver definito il Pof triennale con gli organi collegiali, "individueranno" i docenti a cui affidare gli incarichi. La modifica è contenuta in un emendamento Pd all'articolo 2 del ddl Scuola, approvato dalla VII commissione di Montecitorio. L'emendamento ha sostituito la parola "scelgono" con "individuano".

Si tratta di una delle modifiche programmate dalla maggioranza relativamente alla possibilità da parte dei dirigenti di poter scegliere il team dei docenti della scuola.

Infatti, in occasione della discussione dell'articolo 7 sono previsti degli emendamenti che affrontano la materia. Tra quelli più gettonati, un emendamento PD che farebbe coincidere gli albi con delle reti di scuole e darebbe ai dirigenti delle regole molto rigide per, a questo punto, l'individuazione dei docenti e non la scelta.

Quest'ultima, sempre da indiscrezioni, potrebbe essere gestita dal Consiglio d'istituto.

Si tratta di uno dei punti della riforma più contestato in assoluto. Adesso, bisognerà comprendere se i docenti sono a favore di questi cambiamenti.

Con l'esame dell'articolo 7, che disciplina i poteri del dirigente – riferiscono fonti di maggioranza – si chiarirà ulteriormente l'alleggerimento delle competenze che gli vengono attribuite nella scelta dei docenti.

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