Riforma, dibattito si infiamma. Bersani chiede cambiamenti su precariato e poteri dirigenti. Giannini “poteri già bilanciati”, Centemero “grande passo avanti”

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Botta e risposta, alla vigilia dell'avvio dei lavori per il DDL di riforma della scuola tra gli attori politici e sindacali. Se da un lato la sinistra del Partito Democratico capeggiata da Bersani chiede dei cambiamenti ai poteri dei dirigenti, Giannini (PD) e Centemero (FI) difendono l'operato del Governo.

Botta e risposta, alla vigilia dell'avvio dei lavori per il DDL di riforma della scuola tra gli attori politici e sindacali. Se da un lato la sinistra del Partito Democratico capeggiata da Bersani chiede dei cambiamenti ai poteri dei dirigenti, Giannini (PD) e Centemero (FI) difendono l'operato del Governo.

Interviene Pier Luigi Bersani, minoranza dem sulla questione riforma della scuola, avvertendo che "con qualche correzione ancora al Senato tutti saranno felicissimi di votare". Le questioni poste sul tavolo riguardano soprattutto "i poteri del dirigente scolastico e le discriminazioni tra precari". Ed avverte che è necessario discutere e non mettere la fiducia come per la legge elettorale. "La discriminazione irrazionale tra precario e precario lascia una ferita molto profonda, difficile da spiegare e da motivare", aggiunge Bersani.

Di diverso avviso il Ministro Giannini che ritiene il lavoro svolto alla Camera che ha portato all'approvazione della legge in prima istanza, sufficiente per "bilanciare i poteri del dirigente". In realtà, il bilanciamento riguarda la realizzazione del POF triennale e in parte la valutazione dei docenti. Resta aperta la possibilità da parte del dirigente di scegliere i docenti. Problema che per il Ministro non si pone, dato che, tiene a precisare in una dichiarazione rilasciata all'ANSA, "gli insegnanti scelti dal preside per incarichi triennali sono tutte persone comunque già assunte a tempo indeterminato".

Dello stesso avviso anche l'Onorevole Centemero, responsabile scuola di Forza Italia, "Da donna di scuola, sosterrò sempre tutto ciò che permette di migliorare la formazione dei nostri studenti. Penso, ad esempio, al ruolo assegnato ai presidi: la possibilità di individuare gli insegnanti che meglio rispondono ai bisogni formativi degli studenti è un grande passo in avanti".

Lunedì saranno sentiti i sindacati, nuovamente. Voci di corridoio vorrebbero un incontro nel quale il Ministro, o qualche membro del Governo, limitarsi a spiegare nuovamente la riforma ai sindacati illustrando i cambiamenti effettuati e dimostrando la volontà di dialogo e di miglioramento del testo.

Pare, però, che i cambiamenti effettuati non piacciano alla FLCGIL. "Noi – ha detto Susanna Camusso – siamo pronti. Abbiamo molte idee su come migliorare il la riforma della scuola. Lo raccontiamo in tutte le piazze".  "Non sono ipotesi marginali ma ci sono molte cose importanti che vanno cambiate", ha concluso.

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