Riduzione comparti PA, firmato CCNQ: 30 giorni ai sindacati per aggregazioni o fusioni, poi rinnovo contratto

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Nella giornata di ieri, 13/07/2016, ARAN e sindacati hanno sottoscritto il CCNQ, che ha ridotto i comparti del pubblico impiego, passati da 11 a 4, operazione questa propedeutica al rinnovo del Contratto nei vari comparti, scuola inclusa, come abbiamo riportato in Contratti fermi da sette anni: firmato accordo per rinnovo. Turi (UIL), pronti al negoziato per la scuola

Nella giornata di ieri, 13/07/2016, ARAN e sindacati hanno sottoscritto il CCNQ, che ha ridotto i comparti del pubblico impiego, passati da 11 a 4, operazione questa propedeutica al rinnovo del Contratto nei vari comparti, scuola inclusa, come abbiamo riportato in Contratti fermi da sette anni: firmato accordo per rinnovo. Turi (UIL), pronti al negoziato per la scuola

I comparti, scaturenti dal nuovo accordo, sono i seguenti:  

  1. Funzioni centrali, nel quale confluiscono gli attuali comparti Ministeri, Agenzie fiscali, Enti pubblici non economici ed altri enti;
  2. Funzioni Locali, che conserva il perimetro dell’attuale comparto Regioni-autonomie locali;
  3. Istruzione e ricerca, nel quale sono compresi gli attuali comparti Scuola, Accademie e conservatori, Università, Enti pubblici di ricerca ed altri enti;
  4. Sanità, che non muta sostanzialmente la sua fisionomia, ricomprendendo gli enti ed aziende dell’attuale comparto Sanità.

Il comparto di cui fa parte la Scuola comprende, dunque, le Accademie e Conservatori, l'Università e gli Enti Pubblici.

Firmato il citato CCNQ, si può passare adesso all'apertura dei tavoli per il rinnovo dei Contratti, tuttavia dovranno decorrere prima trenta giorni, nel corso dei quali i sindacati potranno realizzare processi di aggregazione o fusione.

L'articolo 9 del contratto, infatti, come leggiamo anche sul sito dell'ARAN, prevede che nel suddetto arco temporale (30 gg) i sindacati procedano a  nuove aggregazioni associative, cui imputare le deleghe delle quali risultino titolari, purché l nuovo soggetto succeda effettivamente nella titolarità delle deleghe che ad esso vengono imputate. In sostanza è necessaria la fusione dei settori sindacali prima distinti e adesso facenti parte di uno stesso comparto.

Il nuovo CCNQ prevede, inoltre, all'articolo 11 la possibilità per le OO.SS., che procedono ad aggeregazioni o fusioni, la possibilità di modificare la Confederazione di riferimento.

Intanto, l'ARAN ha pubblicato relative le tabelle relative all'accertamento della rappresentatività per il triennio 2016/18,  tuttavia si tratta di dati provvisori in attesa delle eventuali aggregazioni o fusioni, sulla base di quanto sopra descritto e previsto dal nuovo CCNQ, dopo le quali si procederà all'accertamento definitivo.

Dai dati delle suddette tabelle, emerge che i sindacati confederali sono quelli più rappresentativi, come evidenziato anche FLC CGIL, CISL Scuola e Uil Scuola:

"I dati sulla rappresentatività diffusi oggi dall’ARAN attestano la netta prevalenza delle organizzazioni confederali che insieme, nel nuovo comparto Istruzione e Ricerca, associano circa il 62% dei lavoratori iscritti ai sindacati. Raccogliendo inoltre il 68% dei voti espressi per le RSU, realizzano un dato di rappresentanza che sfiora il 65%.  E' la conferma di una radicata presenza in tutti i territori e luoghi di lavoro, solo marginalmente interessata dal proliferare di sigle vecchie e nuove che, anche a causa della confluenza di più settori nel nuovo comparto, arrivano ad essere ben 149.
Si rende ancor più evidente in questo nuovo contesto il peso assolutamente maggioritario delle organizzazioni confederali, il cui ruolo resta centrale nella rappresentanza dei lavoratori in questa fase che vede i sindacati scuola di CGIL, CISL e UIL determinati nel rivendicare l’immediato avvio del confronto per il rinnovo dei contratti."

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