Ridare dignità al corpo docente, proposte alle Commissioni Cultura di Camera e Senato. Lettera

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inviato da Paolo Latella* – Proposte e soluzioni per la VII Commissione Cultura ed Istruzione della Camera e del Senato per attuare un sistema di dignità professionale al corpo docenti con un DDL indirizzate a:

dott. Marco Bussetti Ministro dell’Istruzione
dott. Salvatore Giuliano Sottosegretario all’Istruzione
On. Luigi Gallo M5S Presidente VII Commissione della Camera dei Deputati
On. Lucia Azzolina M5S Membro VII Commissione della Camera dei Deputati,
Sen. Mario Pittoni Lega Presidente VII Commissione del Senato.

In attesa che il ministro Bussetti individui le criticità nella Legge 107 e definisca un piano strategico per migliorare la scuola italiana mi permetto di formulare alcune proposte e soluzioni, alcune sono in pratica le stesse del M5S presenti nel programma elettorale, altre sono le soluzioni immediate che permetterebbero a un milione di insegnanti e personale non docente di sentirsi finalmente difesi e rispettati da un Governo e dal proprio ministro.

Sugli stipendi purtroppo l’ho scritto varie volte. La prima cosa da fare è cancellare il DM 29/93 che il governo Amato, con il benestare della Cgil, bloccò gli aumenti sotto l’inflazione programmata.

Abrogare il d.lgs 165/2001 sulla privatizzazione del pubblico impiego e riconsegnare la Scuola dello Stato alla pura Istituzione di natura costituzionale;

Se abbiamo perso 15 mila euro in questi 10 anni il motivo è proprio quello.

Gli insegnanti sono professionisti della didattica e i professionisti devono essere retribuiti in modo serio. Gli inservienti dei servizi igienici sulle aree di servizio tedesche prendono di più dei prof italiani. Non sono queste le priorità? Io credo di si.

Bisogna ribaltare il sistema partendo dei livelli di priorità.

Il primo livello di priorità riguarda l’insegnante e la sua funzione primaria che è quella dell’insegnamento. Basta volontariato e lavoro a cottimo e soprattutto eliminazione della parte burocratica che non gli compete.

Il secondo livello è l’importanza del ruolo dell’insegnante. Essendo pubblici ufficiali devono essere difesi dall’Avvocatura dello Stato invece gli hanno addirittura tolto la dignità e molti dirigenti si schierano con le mamme, i papà, i nonni e i cugini, in scuola aziendalista come la “buona scuola”, il cliente ha sempre ragione… peccato però che l’istruzione è un diritto costituzionale e non un centro di lezioni private.

Il terzo livello è il ripristino del maggior rigore per gli studenti. La maleducazione, l’arroganza, il bullismo va cancellato con severe punizioni. Con le attuali norme è quasi praticamente impossibile punire gli studenti.
Abrogare lo statuto degli studenti, dando la possibilità di sospendere in un unico grado di giudizio, con l’obbligo della non frequenza scolastica.

Il quarto livello è una valutazione seria del corpo docente come avviene in Inghilterra, Francia e Germania. Ispettori di materia (in Italia non esistono e bisogna istituire un concorso) che comunicano la loro presenza e valutano e supportano tutti dal dirigente fino all’ultimo bidello.

Se la valutazione fosse positiva si riceverebbe immediatamente un aumento di stipendio, se invece fosse negativa, l’insegnante avrebbe un anno sabbatico (frazionato anche in mesi in tre anni) per aggiornarsi a spese dello Stato e se non superasse la verifica ispettiva, il personale verrebbe tolto dall’insegnamento e spostato ad altra mansione.

Sappiamo benissimo come stanno le cose nella scuola… ovviamente i controlli ogni 3 anni devono essere anche psicologici.

L’insegnamento è una cosa seria!

Rivendichiamo un aumento netto mensile di 1000 euro per gli insegnanti statali (anche nella formazione professionale regionale) e 250 euro netti mensili per il personale non docente. (Come recupero dei 15mila euro persi negli ultimi 10 anni).

Come trovare le risorse economiche? Nella nuova legge di bilancio 2019 si potrebbe inserire una percentuale di recupero dell’evasione fiscale alla retribuzione dei Docenti e dei Medici ospedalieri: ciò che l’evasione sociale sottrae allo stato sociale, alle fondamentali funzioni sociali deve ritornare.

In ” cambio”, a livello nazionale, deve essere avviato un macro-progetto di educazione alla finanza pubblica. La percentuale di evasione da destinarsi all’aumento stipendiale deve istituire una specie di “tassa di scopo”;

Bisogna inserire “la carriera” nella scuola. Gli insegnanti con almeno 20 anni potrebbero concorrere al concorso come ispettore di materia ovviamente con maggiore retribuzione..

Il quinto livello riguarda il ripristino del potere deliberativo vincolante del collegio dei docenti.

Il sesto livello rappresenta l’alzamento dei livelli di apprendimento.

Il settimo livello comprende l’aumento delle ore di lezione, cancellazione dei licei light (inutili), libri gratuiti (cartacei e E-book).

L’ottavo livello riguarda la revisione dei programmi ministeriali partendo dalla primaria (a tutt’oggi in quinta elementare si studiano i romani… assurdo!), ripristino degli esami di quinta classe. Ripristino del latino nella scuola secondaria di primo grado.

Far rientrare nella didattica ordinaria ciò che, oggi, è ” appaltato” a presunti o reali esperti esterni (quando si appalta ciò che caratterizza una professione, questa diventa superflua.

Il nono livello deve occuparsi dei maggiori controlli sulla dispersione scolastica, obbligo scolastico fino a 18 anni. Siamo la nazione con un pericoloso primato, l’Italia ha il maggior numero di giovani che non studia, non lavora, non frequenta un corso di formazione, non si interessa di nulla, in pratica non fa niente. Sono i Neet (è l’acronimo inglese di “not (engaged) in education, employment or training”.
Bisogna avviare in tutte le scuole del Paese, in particolare per il nostro Sud, l’istruzione per la popolazione adulta, in particolare, disoccupati, stranieri, in riconversione professionale, chi ha perso il lavoro, malati, Neet, ecc …( ciò consente la missione culturale e sociale della Scuola dello Stato, e tanti insegnati potranno svolgere il loro lavoro nelle zone di origine) – collegamento indiretto al sistema centri dell’impiego-reddito di cittadinanza.

Il decimo livello riguarda la disabilità. Un insegnante di sostegno per ogni studente disabile e maggiori controlli sulle certificazioni DSA.

Abrogare tutto ciò che è abrogabile della Legge 107 (La buona scuola), e istituire un “esecutivo” del collegio docenti, democraticamente eletto, con poteri deliberativi in materia didattica (nel rispetto della libertà d’insegnamento individuale).

Il Sistema Invalsi va cancellato o comunque utilizzabile, non obbligatorio, solo ai fini statistici e non più un sistema valutativo.

L’Alternanza Scuola Lavoro non deve essere obbligatoria, non dev’essere svolta fuori dai periodi di lezione e bisogna trasformarla in contratti di apprendistato, con remunerazione, solo per gli studenti con la media dal “7” in su.

L’aggiornamento del personale scolastico (docenti e ata) deve essere obbligatorio ma con un anno sabbatico presso le università con la sede più comoda per l’insegnante. Basta con i corsi pomeridiani dopo aver insegnato per sei ore, basta prenderci in giro.

Sulla questione giuridica dell’insegnante rivendichiamo i concorsi vinti. Smettiamola di definirci degli educatori perché siamo INSEGNANTI come stabilito dalla Costituzione. Possiamo essere un modello educativo per i nostri studenti ma ribadisco che l’educatore è un’altra figura professionale.

Altro elemento importante è la cancellazione, e non solo il diniego della parità scolastica, delle scuole paritarie confessionali e private che, in base ad accurate indagini, non soddisfino gli standard di quelle pubbliche e cancellazione dei contributi statali a tutte comunque. Libertà di istituire scuole private in Italia senza contributi statali.

Se nella scuola non si affronteranno questi livelli di priorità, sarà molto difficile portare la scuola pubblica laica statale ad un livello stabile di eccellenza.

Aggiungo infine che la scuola si trova in questo stato soprattutto per gli 8 miliardi tagliati all’Istruzione statale operati dai governi di centro destra e centro sinistra. La scuola di stato ricordo essere un diritto costituzionale e non un servizio di parcheggio e di dopo scuola.

Il M5S e la Lega devono ripristinare questa anomalia strutturale. La scuola dello Stato deve ritornare ad essere una priorità per questo governo.

Ci auguriamo che il M5S e la Lega intervengano velocemente con un processo di revisione del sistema “istruzione” italiano.

Non vogliamo passare per presuntuosi, ma siamo pronti a supportare la VII Commissione Cultura ed Istruzione della Camera dei Deputati e del Senato, offrendo la nostra esperienza trentennale nell’ambito dell’istruzione statale.

Paolo Latella
Segretario Unicobas Scuola & Università Lombardia
Membro esecutivo nazionale

Fonte diritto scolastico prof. Salvatore Sias – direttivo Unicobas Scuola & Università Lombardia

*Docente di ruolo c/o l’ITE A. Bassi di Lodi – Iscritto:

Albo dei Periti e degli Esperti della CCIAA di Lodi

Albo dei Consulenti Tecnici del Giudice del Tribunale di Lodi (Italia) in sistemi informatici per la gestione aziendale.
Ordine Nazionale dei Giornalisti di Roma – elenco pubblicisti della

Lombardia

Ass. Nazionale Carabinieri

Attualmente è membro dell’Esecutivo Nazionale del Sindacato Unicobas Scuola e segretario della Lombardia

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