Richiesta assegnazioni provvisorie sostegno su più province. Lettera

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Inviato da Francesco Tedesco – Questa è la semplice storia di un’insegnante di sostegno che ha lavorato, negli anni di precariato, nella propria regione, la Sicilia.

 Storia però comune ad innumerevoli altri docenti, tutti chiamati a far fronte ai bisogni dei nostri alunni speciali!

Sono entrata di ruolo con la legge 107/2015, il primo settembre anche a me arrivò la fatidica email: destinazione Vicenza, 67° preferenza espressa nella domanda di assunzione. Incredibile che nelle preferenze precedentemente espresse non ci fosse un posto per un’insegnante di sostegno! Già da lì mi fu chiaro che l’algoritmo non avesse funzionato!

Non fu possibile differire, poiché le disponibilità iniziali alle assegnazioni provvisorie furono ridotte dalla deroga concessa agli ante 2014 e altre disponibilità furono rese note solo dopo il 10 settembre. Troppo tardi per restare con i nostri alunni!

Quella valigia è stata senza dubbio la più pesante che io abbia mai preparato, cosciente di andare a 1500 km di distanza, lasciando un marito, una casa, una realtà scolastica che mi apparteneva, ma soprattutto gli alunni per la quale avevo dato tutta me stessa!

Nell’assegnazione di sede definitiva, nel maggio 2016, l’algoritmo fallì nuovamente decidendo per me: Roma.

Per molti insegnanti di sostegno specializzati, nessun trasferimento in regione e nessuna assegnazione provvisoria. Eppure:

– il MIUR quell’anno, nel CCNI riguardante le utilizzazioni e la assegnazioni provvisorie per l’a.s.2016/2017, presentò una deroga “speciale” a favore di una particolare categoria di insegnanti:  gli insegnanti assunti da GM ottennero la possibilità di presentare domanda di assegnazione provvisoria, oltre che per la provincia di ricongiungimento, anche per altre province della stessa regione! Stesso riguardo non fu previsto dal Ministero per gli insegnanti assunti da GaE.

– alcune regioni emanarono altra deroga, che permise ad insegnanti di ruolo, privi di specializzazione, di essere assegnanti provvisoriamente, sui posti di sostegno.

Ancora una volta io e tanti altri come me provenienti dalle piccole province, che per anni si erano spostati in quelle limitrofe per lavorare, non potevamo far nulla se non preparare l’ennesima valigia, destinazione Roma, Genova, Torino, Bergamo…

Nuovo esito mobilità: anche per il prossimo anno nessun trasferimento! Ma una riflessione è doverosa: ci sono province nelle regioni meridionali, bisognose di insegnanti di sostegno e dove ogni anno gli alunni vengono seguiti da insegnanti senza titolo. Allora, perchè il  MIUR non cerca di tutelare questi alunni con la presenza di un docente di ruolo e specializzato, che vorrebbe tornare nella propria terra e disposto ad insegnare nelle province limitrofe, garantendo così agli alunni un diritto che hanno acquisito per legge?

Pertanto, perchè non permettere a quanti vantano un titolo di specializzazione al sostegno di poter chiedere assegnazione provvisoria indicando, in subordine alla provincia di ricongiungimento, anche preferenze per altre province, come già permesso ai soli docenti provenienti da GM senza che nessuno si opponesse?

E pensare che solo in Sicilia si contano 4000 cattedre in deroga su sostegno, cattedre che se solo venissero trasformare in organico effettivo permetterebbero:

– di garantire continuità didattica con un insegnante specializzato a tutti gli alunni bisognosi di sostegno,

– il rientro degli insegnanti specializzati nella propria regione

– l’assunzione di nuovi insegnanti specializzati.

A breve verrà stipulato il contratto relativo alle utilizzazioni e assegnazioni provvisorie per l’anno scolastico 2018/2019, confido nuovamente nella Giustizia, nell’onestà intellettuale, nella presa di responsabilità  di chi governa, nella sensibilità di chi ha a cuore il destino di migliaia di alunni siciliani, le famiglie di queste alunni e il loro diritto ad un insegnante specializzato, così come la legge sancisce.

Francesca Tedesco

Insegnante di sostegno di ruolo

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