Rete Precari Scuola Sicilia: 21 richieste al ministro Profumo

Di Lalla
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RETE PRECARI SCUOLA SICILIA – Chi Vi scrive è un gruppo di lavoratori precari della scuola che ormai da 4 anni è impegnato attivamente nella difesa della qualità dell’istruzione pubblica statale avendo sempre creduto che uno sviluppo reale e sostenibile in questi tempi di profondo cambiamento delle dinamiche della produzione della ricchezza e quindi del benessere sociale, non possa che partire da una istruzione di qualità. Ma per essere di qualità il nostro sistema di istruzione dovrebbe essere rivisto sin dalle sue fondamenta partendo dalle scuole dell’infanzia per finire all’Università.

RETE PRECARI SCUOLA SICILIA – Chi Vi scrive è un gruppo di lavoratori precari della scuola che ormai da 4 anni è impegnato attivamente nella difesa della qualità dell’istruzione pubblica statale avendo sempre creduto che uno sviluppo reale e sostenibile in questi tempi di profondo cambiamento delle dinamiche della produzione della ricchezza e quindi del benessere sociale, non possa che partire da una istruzione di qualità. Ma per essere di qualità il nostro sistema di istruzione dovrebbe essere rivisto sin dalle sue fondamenta partendo dalle scuole dell’infanzia per finire all’Università.

Per questo motivo abbiamo protestato fin dal 2008 contro la cosiddetta riforma Gelmini, non già per motivi pregiudiziali ma perché convinti che qualsiasi riforma non si possa attuare attraverso la riduzione del tempo scuola e del numero dei Docenti e Personale ATA. Se è vero che i nostri studenti sono i più “somari” d’Europa, come ha detto il neo Presidente del Consiglio Mario Monti, ogni buon padre di famiglia sa perfettamente che non si migliorano le “perfomance” del proprio figliolo facendolo studiare di meno.

Se poi a questo tipo di intervento non si aggiunge nessun provvedimento volto ad una modifica reale dei programmi curriculari, se non si aggiunge nessun provvedimento volto a far diventare la scuola come un centro propulsore della crescita sociale e culturale, soprattutto nei quartieri disagiati delle grandi città e nelle provincie del sud, ecco che arriviamo alla situazione drammatica in cui versano i nostri giovani, completamente avulsi nella quasi totalità, dalle nuovi dinamiche mondiali e solo interessati a come cercare di arrivare in TV a qualunque costo per saltare tutti gli ascensori sociali e diventare “qualcuno”; per non parlare di
quelli che non riescono a concludere gli studi e finiscono,nella migliore delle ipotesi nel lavoro nero, nella peggiore nelle mani delle organizzazioni mafiose.

Abbiamo soprattutto per questo considerato nefasto avere impoverito la scuola di ben 150.000 unità in 3 anni, rendendo le scuole insicure perché pochissimo sorvegliate dai collaboratori scolastici e le classi ingestibili laddove si sono dovuti ammassare sino a 35 alunni in una classe che ne poteva contenere a mala pena 20, in barba alle attuali leggi e normative su igiene e sicurezza, per non parlare della impossibilità reale di poter valutare seriamente tutti gli alunni.

Abbiamo apprezzato nel suo comunicato stampa le seguenti parole: “*E’ mia intenzione ascoltare con attenzione e interesse tutte le voci del mondo della scuola e dell’università che vogliano essere propositive. Per questo mi rendo disponibile ad incontrarle a breve.” *Siamo in sintonia sulla sua condanna di ogni forma di violenza ed a testimonianza di ciò sono tutte le manifestazioni organizzate in Sicilia che si sono svolte in modo assolutamente pacifico. Anche la grande manifestazione dello stretto di Messina del 12 settembre 2010, da noi organizzata, se ha avuto uno svolgimento imprevisto come è stato il blocco degli imbarcaderi, si è comunque svolta all’insegna della non violenza.

Le confessiamo invece di essere rimasti un po’ delusi dalle parole dette dal neo Presidente del Consiglio sul buon lavoro svolto dal Ministro dell’Istruzione del precedente governo. Riteniamo che una seria politica di rilancio non possa che partire dalla restituzione delle risorse che sono state tolte alla scuola in questi 4 anni e che ammontano circa a 10 miliardi di euro. Ci rendiamo conto che parlare di investimenti in questi giorni appare quasi un controsenso ma siamo tutti consapevoli che la scuola così come è anche e soprattutto dopo la riforma Gelmini non funziona come stanno confermando tutte le indagini statistiche.

Siamo disponibili a confrontarci su molti temi che riguardano la qualità dell’istruzione nonché di quei temi di attualità che sono il nuovo sistema di abilitazione all’insegnamento e del nuovo sistema di reclutamento, ma anche di valutazione del sistema scuola nella sua totalità e non solo dei Docenti, come della posizione dei lavoratori precari che oggi, pur avendo i medesimi doveri dei lavoratori a tempo indeterminato, non hanno di contro gli stessi diritti.

Sottoponiamo alla sua attenzione una serie di punti distinti in temi di carattere generale e di carattere tecnico per il quale gradiremmo avere un suo parere in un futuro incontro.

Approfittiamo in ogni caso con questa lettera di augurarle un buon lavoro in un settore veramente difficile ma forse il più importante tra tutti.

Temi di carattere Generale

1) Abolizione della riforma delle scuole medie di I e II grado (L.133/08) e successive disposizioni.

2) Abolizione del maestro unico nella scuola primaria (L.169/08) e successive disposizioni.

3) Ritrasformazione delle attuali graduatorie provinciali ad esaurimento in permanenti mantenendo la possibilità di trasferimento in unica provincia a “pettine”

4) Congelamento della tabella di valutazione dei titoli da inserire nelle graduatorie.

5) Istituzione di un percorso abilitante per i non abilitati a numero chiuso secondo le esigenze dei territori con obbligo di immissione di quest’ultimi nelle graduatorie trasformate in permanenti. Assoluta contrarietà ad ogni forma di "sanatoria" che abiliti nuovo personale non selezionato tramite concorso per esami e che ecceda il contingente determinato dalla programmazione regionale

6) Abolizione del tetto massimo di un insegnante di sostegno ogni due alunni diversamente abili su base provinciale e ripristino delle deroghe per l’assegnazione di ore aggiuntive per casi di disabilità gravi(L. 244/07) come stabilito dalla sentenza della corte costituzionale (Sentenza n.80 del 22/02/2010)

7) Assunzione a tempo indeterminato di tutto il personale ATA presente nella graduatoria permanente di 1°fascia

8) Congelamento delle graduatorie permanenti 1°fascia pers. ATA fino al completo esaurimento,consentendo,nelle graduatorie congelate ESCLUSIVAMENTE l’inserimento dell’invalidità e della legge 104.

9) Garanzia di un reddito minimo fisso per il pers. ATA inserito nella graduatoria permanente di 1°fascia e dei Docenti presenti nelle graduatorie, dopo l’esaurimento dell’indennizzo di disoccupazione e in attesa di ricollocamento.

10) Ripristino dell’automatismo delle assunzioni su posti vacanti tramite la modifica della legge 449 del 1997 e sblocco del turn over tramite modifica dell’art.1 comma 523 legge n.296 del 2006 e dell’art. 66 della legge 133 del 2008.

11) Rifiuto totale di qualsiasi proposta di valutazione dell’operato dei singoli docenti; da prendere in considerazione semmai la valutazione dei singoli istituti nella loro globalità rispetto al successo formativo degli alunni.

12) Abolizione dei cosiddetti decreti “salvaprecari”

Temi di carattere tecnico

13) Istituzione di un tetto massimo del 30% di cattedre di diritto o di fatto da assegnare a trasferimenti, utilizzazioni ed assegnazioni provvisorie interprovinciali.

14) Procedere,per le graduatorie ATA congelate, ad una accurata verifica dei titoli di accesso e dei titoli (di servizio e culturali) valutati.

15) Obbligo da parte delle scuole paritarie di assumere il personale docente e ATA dalle graduatorie permanenti con contratto identico a quello in vigore per il personale assunto dalle scuole statali

16) Assoluta parità di diritti tra lavoratori della scuola a tempo indeterminato e lavoratori della scuola a tempo determinato (scatti di anzianità aspettativa, permessi per esami, permessi brevi, etc.)

17) Abolizione della norma che da facoltà ai Dirigenti scolastici di assegnare ore di supplenza ai docenti interni all’istituto anche oltre l’orario di 18 ore

18) Obbligo assoluto di pubblicazione e possibilità da parte degli USP di dare spezzoni anche inferiori alle 7 ore

19) Definizione dell’organico di fatto e di diritto almeno 10 giorni prima della data di convocazione delle nomine annuali

20) Possibilità per il lavoratore della scuola nominato su nomina annuale di optare per un nuovo incarico su eventuale e straordinaria seconda convocazione dell’USP.

21) Visibilità dei riservisti e possessori di L.104 nelle graduatorie ad esaurimento.

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