Renzi invierà una lettera ai docenti per non farli partecipare allo sciopero del 5 maggio

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Come anticipato questa mattina dalla nostra redazione, il primo Ministro vuole rispondere allo sciopero organizzato per il 5 maggio con una campagna di informazione.

Come anticipato questa mattina dalla nostra redazione, il primo Ministro vuole rispondere allo sciopero organizzato per il 5 maggio con una campagna di informazione.

Quest'oggi al Nazareno il PD si è riunito per affrontare il tema della scuola. Argomento clou lo sciopero del 5 maggio indetto ieri dai sindacati della scuola. Renzi  non ci sta e vuole anticipare la campagna dei sindacati per lo sciopero scrivendo una lettera a tutti i docenti italiani al fine di spiegare la riforma della scuola.

In risposta alle assemblee sindacali, il Primo ministro ha mobilitato i circoli del partito al fine di avviare una campagna di informazione capillare sulla riforma.

Sull'argomento sciopero è intervenuto Di Menna, segretario Uil, riferendosi alle parole di Renzi che questa mattina ha affermato di ridere ad uno sciopero che protesta contro una riforma che assume 100mila precari.

"La nostra preoccupazione – ha detto Di Menna – è uno scontro tra Governo e scuola, tra Governo e insegnanti." Il problema, ha detto il segretario, non sono certo le assunzioni che vengono valutate positivamente, ma il licenziamento dei precari delle GI e i super poteri ai presidi. Inoltre, si decide del rapporto di lavoro senza contratto.

Il segretario ha anche ricordato che scioperare è un sacrificio economico e come tale va rispettato.

Al Nazareno si è discusso anche degli emendamenti. Critici anche molti parlamentari del partito. Secondo le indiscrezioni riportate dalla nostra redazione, sono state presentate modifiche da esponenti del PD per l'assunzione degli idonei al concorso e per una riserva per la seconda fascia al concorso 2015. Emendamenti sui quali abbiamo notizie contraddittorie relativamente ad un effettivo appoggio da parte del Premier. Se da un lato, alcune fonti giornalistiche parlano addirittura di coinvolgimento nelle assunzioni dei docenti iscritti in GI, dall'altro si afferma che sull'esclusione degli idonei e su una eventuale riserva ai docenti delle seconde fasce al concorso 2015 sarebbero comunque da escludere.

Pià certe modifiche ai poteri dei dirigenti, coinvolgendo il Consiglio d'istituto nella scelta dei docenti.

Il Premier non avrebbe, comunque, trovato tutti i suoi deputati concordi e davanti a queste difficoltà potrebbe giocare anche la carta della fiducia.

Vedi il nostro articolo sugli emendamenti.

1800 emendamenti DDL scuola. PD assunzione idonei e riserva TFA, modifica poteri dirigenti rafforzando Consiglio istituto. Si attende via Renzi

Sulla lettera ai docenti è intervenuto pure il Movimento 5 stelle. 

"Renzi, invece di scrivere lettere agli insegnanti, li ascolti! Se darà ascolto ai docenti, si renderà conto di quanto la sua riforma sia pericolosa per la scuola italiana, capirà che le soluzioni per rilanciare l'istruzione e la cultura sono altre, capirà che quello che gli insegnanti chiedono, precari e non, non è ciò che è scritto nel suo ddl". Lo affermano i parlamentari del M5S della Commissione Cultura di Camera e Senato.

"La lettera di Renzi agli insegnanti – continuano – sarà solo l'ennesima trovata mediatica per nascondere il disastro che provocherà questa riforma. Ma è anche la prova che il premier inizia a sentire il fiato sul collo del mondo della scuola, sente che la  protesta sta montando e che la sua riforma è a rischio. Gli insegnanti meritano rispetto e considerazione, verità e onestà e non le continue prese in giro di questo governo". 

Allo sciopero Renzi risponde con campagna "informazione": fa ridere che si scioperi contro assunzioni, sarà giornata triste

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