Renzi contestato dai precari: “se non passa DDL saltano 100mila assunzioni e continuerete a fischiare”

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Durante il discorso alla festa dell'Unità svoltosi oggi, Matteo Renzi, primo Ministro dell'attuale Governo, è stato contestato da docenti precari e studenti per la riforma sulla scuola.

Durante il discorso alla festa dell'Unità svoltosi oggi, Matteo Renzi, primo Ministro dell'attuale Governo, è stato contestato da docenti precari e studenti per la riforma sulla scuola.

Ritornano anche pentole e coperchi, come per la Giannini che definì i docenti che esercitavano il proprio diritto di protesta come "squadristi", alla festa dell'unità.

Questa volta, all'indirizzo di Matteo Renzi, davanti ai cancelli del palco della Montagnola. Poco prima s'era beccato dei sonori fischi durante il suo intervento.

Oggetto della contestazione, la riforma della scuola. Il Premier, ha così risposto ai contestatori "Sulla scuola abbiamo fatto l'investimento più grande: tre miliardi. Vogliamo discutere chi bisogna assumere? Parliamone ma non consentiremo a nessuno di negare la realtà. Se il ddl la buona scuola passa 100mila insegnanti entreranno, se non passa continuerete a fischiare. Questa è la differenza".

"Non è con un fischietto in bocca e urlando che si migliora la scuola: se la Buona scuola non passa continuerete a fischiare senza incidere sull'educazione dei nostri figli",  "non lasceremo la scuola soltanto in mano a chi urla: la daremo a docenti, studenti, a chi vuole discutere nel merito, perché la scuola è delle famiglie".

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