Religione cattolica in orario extrascolastico per introdurre educazione alla cittadinanza: l’obiettivo di Uaar
“L’introduzione nelle scuole dell’insegnamento dell’educazione civica è tra gli obiettivi dell’Unione degli Atei e Agnostici Razionalisti (Uaar). Per questo salutiamo molto favorevolmente la recente iniziativa dell’Anci in materia e annunciamo che spenderemo ogni nostra energia per far sì che il Parlamento ne discuta nei prossimi mesi”.
Il referente per la scuola dell’Uaar, Roberto Grendene, commenta così la notizia del deposito in Cassazione da parte dell’Associazione nazionale comuni italiani di una proposta di legge di iniziativa popolare per introdurre nei piani di studio di ogni ordine e grado l’educazione alla cittadinanza.
“Cogliamo l’occasione per rilanciare l’idea di spostare l’Insegnamento della religione cattolica (Irc) in orario extrascolastico così da creare lo spazio necessario all’introduzione delle ore di Educazione alla cittadinanza – mirante a diffondere la conoscenza del “principio di eguaglianza con le sue declinazioni più urgenti quali quella del contrasto alla disparità di genere e di etnia, di religione….
Si raggiungerebbero così simultaneamente due risultati: lo Stato si assumerebbe la responsabilità di formare la coscienza civica dei nuovi cittadini e delle nuove cittadine e allo stesso tempo ridurrebbe le discriminazioni determinate dalla collocazione in orario scolastico dell’Irc, segnalate anche dalla Commissione che vigila sull’applicazione della convenzione Onu sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza”.
“Certo – conclude Grendene – la soluzione più laica sarebbe abolire l’Irc e insegnare religioni e filosofie non confessionali nell’ambito delle materie obbligatorie come storia, geografia e filosofia. Ma per questo occorre una modifica concordataria, mentre per insegnare Educazione alla cittadinanza – invece di imporre la dottrina religiosa con insegnanti pagati dallo Stato ma scelti dal vescovo – basta un sì del Parlamento”.