Relazione coordinata scuola primaria dell’équipe pedagogica: come strutturarla

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Pervengono molteplici richieste relative alla strutturazione di una relazione coordinata per la scuola Primaria che, a differenza della secondaria di primo grado e superiore, non ha un vincolo normativo di tipo disciplinare, privilegiando, da sempre, la coordinata, meglio rispondente allo spirito della legge che vuole un percorso unitario di sviluppo dei nostri alunni e che, quindi, meglio necessita di un processo valutativo di tipo coordinato e svincolato dalle discipline e dalle educazioni

La scuola Primaria

La scuola primaria fa parte del primo ciclo di istruzione, articolato in due percorsi scolastici consecutivi e obbligatori: la scuola primaria che dura cinque anni, e la scuola secondaria di primo grado che dura tre anni.

La scuola primaria:

  • promuove, nel rispetto delle diversità individuali, lo sviluppo della personalità
  • permette di acquisire e sviluppare le conoscenze e le abilità di base fino alle prime sistemazioni logico-critiche
  • favorisce l’apprendimento dei mezzi espressivi, inclusa l’alfabetizzazione in almeno una lingua dell’Unione europea (inglese) oltre alla lingua italiana
  • pone le basi per l’utilizzazione di metodologie scientifiche nello studio del mondo naturale, dei suoi fenomeni e delle sue leggi
  • valorizza le capacità relazionali e di orientamento nello spazio e nel tempo
  • educa i giovani cittadini ai principi fondamentali della convivenza civile (Legge 53 del 2003).

Il passaggio alla scuola secondaria di primo grado, al termine della quinta classe, non prevede più che gli alunni sostengano un esame.

Il Decreto del Presidente della Repubblica 89 del 2009 ha disciplinato il riordino del primo ciclo (e della scuola dell’infanzia).

Il Decreto del Presidente della Repubblica 122 del 2009 ha previsto il coordinamento delle norme per la valutazione degli alunni.

Discipline di studio

Il decreto ministeriale 254 del 2012 ha individuato le discipline di studio per gli alunni delle scuole primarie (obbligatorie dall’anno scolastico 2013/2014):

– Italiano

– Lingua inglese

– Storia

– Geografia

– Matematica

– Scienze

– Musica

– Arte e immagine

– Educazione fisica

– Tecnologia.

A queste discipline si aggiunge l’insegnamento di Cittadinanza e Costituzione, introdotto con la legge 169 del 2008.

Inoltre, per gli alunni che se ne avvalgano, è previsto l’insegnamento della religione cattolica per due ore settimanali. Gli alunni che non si avvalgono di tale insegnamento possono scegliere tra lo studio di una materia alternativa, lo studio individuale assistito o possono richiedere l’ingresso posticipato o l’uscita anticipata.

Indicazioni nazionali

Le Indicazioni nazionali intendono fissare gli obiettivi generali, gli obiettivi di apprendimento e i relativi traguardi per lo sviluppo delle competenze dei bambini e ragazzi per ciascuna disciplina o campo di esperienza.

La normativa

Il Decreto Legislativo 13 aprile 2017, n. 62 recante “Norme in materia di valutazione e certificazione delle competenze nel primo ciclo ed esami di Stato, a norma dell’articolo 1, commi 180 e 181, lettera i), della legge 13 luglio 2015, n. 107. (17G00070)” all’Articolo 3 “Ammissione alla classe successiva nella scuola primaria” prevede che le alunne e gli alunni della scuola primaria sono ammessi alla classe successiva e alla prima classe di scuola secondaria di primo grado anche in presenza di livelli di apprendimento parzialmente raggiunti o in via di prima acquisizione (ciò prescindendo l’OM n. 11 del 16 maggio 2020); che nel caso in cui le valutazioni periodiche o finali delle alunne e degli alunni indichino livelli di apprendimento parzialmente raggiunti o in via di prima acquisizione, l’istituzione scolastica, nell’ambito dell’autonomia didattica e organizzativa, attiva specifiche strategie per il miglioramento dei livelli di apprendimento.

I docenti della classe in sede di scrutinio, con decisione assunta all’unanimità, possono non ammettere l’alunna o l’alunno alla classe successiva solo in casi eccezionali e comprovati da specifica motivazione.

Fatte queste premesse è evidente che una relazione ha la necessità di controllare tutti i processi posti in essere.

La relazione e la sua strutturazione

Forniamo, a seguire, alcuni suggerimenti pratici, per completare la relazione. Eccoli, naturalmente da adattare ai casi e considerando che si tratta sempre di suggerimenti che vanno rimodulati, adattati alle situazioni di ciascuna classe.

Presentazione della classe

La classe ___ è composta da ___ alunni: (___ femmine e ___ maschi).

Non sono presenti alunni con disabilità.

Situazione della classe

Gli allievi hanno mostrato nei confronti delle discipline un atteggiamento positive e una partecipazione generalmente attiva. La preparazione è globalmente eterogenea complessivamente accettabile.

L’autonomia di lavoro è buona.

Rapporto della classe con gli insegnanti

Il rapporto con gli insegnanti è stato abbastanza costruttivo, anche se, in taluni casi, talvolta difficoltoso a causa di approcci caratteriali piuttosto difficili da modificare nonostante un quinquennale impegno dei docenti di classe.

Svolgimento della programmazione

I contenuti della progettazione sono stati tutti effettivamente svolti.

I contenuti essenziali delle diverse discipline, nonostante una iniziale difficolta causa della DaD, sono stati declinati in maniera adeguata alla classe frequentata.

Obiettivi conseguiti

Gli obiettivi educativi generali sono stati acquisiti.

Rispetto alla situazione di partenza ed alla sua evoluzione nel corso dell’anno, la classe è complessivamente migliorata.

Gli obiettivi generali delle discipline sono stati perseguiti giungendo a risultati complessivamente positive.

L’autonomia di lavoro è nel complesso adeguata.

Valutazione sulla DaD

I docenti, a seguito della mutata condizione erogativa della didattica, sono riusciti a creare un percorso didattico educativo meglio rispondente alle mutate esigenze e forme di insegnamento determinatesi a causa dell’emergenza sanitario nazionale; ritenendo che ri-progettare non voglia dire andare al ribasso, “ridurre” o “ritagliare” le competenze, le abilità o le micro-abilità.

Per tali ragioni si è provveduti a verificare la situazione attuale della classe, ovvero a verificare: quanti sono gli alunni che fruiscono costantemente della DAD; quelli che forniscono feedback; qui alunni che non partecipano costantemente; gli alunni che non sono stati raggiunti dalla DAD.

Il 100% degli studenti è stato raggiunto da alcuni insegnanti con l’utilizzo, almeno iniziale, di WhatsApp che ha permesso un primo puntuale screening sulla capacità familiare di servirsi della DaD. Fatto ciò e stabilite relazioni stabili e proficue sono state attivate nel loro complesso le strumentalità digitali.

A seguito di ciò il 95% ha seguito le videolezioni in streaming, in piattaforma Google Classroom e su WeSchool learning, il 9% ha avuto delle consegne da svolgere e le ha riconsegnate, percentuali minori di studenti hanno studiato su dispense e altro materiale fornito dagli insegnanti o hanno visto dei video o dei documentari online.

Il 70% ha studiato dai libri di testo, mentre il 45% ha preso visione di videolezioni registrate.

Quasi tutti hanno svolto attività di progetto più complesse o ascoltato audio lezioni e podcast.

Le videolezioni sono state realizzate dal 100% degli insegnanti, mentre il 90% ha dato compiti da

svolgere e consegnare, il 70% ha fornito dispense. Il 50% degli insegnanti ha richiesto l’integrazione delle modalità di apprendimento con lo studio dai libri di testo.

Praticamente il 95% gli studenti utilizzano Google Classroom come piattaforma per la gestione delle attività online. Il 95% utilizza anche il registro elettronico, il 70% ha fatto ricorso a YouTube, mentre il 100% ha ricevuto indicazioni tramite Whatsapp dagli insegnanti.

Il registro elettronico, in effetti, è utilizzato dal 100% degli insegnanti come strumento per la didattica online, mentre tutti i docenti usano Classroom (tranne la collega Cardinale che usa WeSchool). Alte le percentuali (100%) degli insegnanti utilizzano anche Google Meet e Gmail.

Lo smartphone è utilizzato da quasi la totalità degli studenti, i quali utilizzano comunque anche computer e tablet, mentre lo strumento più utilizzato dagli insegnanti è il computer portatile. Solo un bambino di fatto non ha mai toccato il pc in tutto il periodo. Per lo stesso, come per chi lo ha in prestito, è stata fatta apposita segnalazione al DS.

Molto positivo è il giudizio degli studenti in merito al dialogo instaurato con gli insegnanti, e la valutazione è ricambiata dagli insegnanti, sebbene con più moderazione.

Gli insegnanti sono comunque generalmente soddisfatti dell’impegno degli studenti.

Le fasce di livello risultano essere state fissate nell’ultima occasione utile per fotografare la classe, ovvero la valutazione di primo quadrimestre. Nulla, da allora, è mutato, ne poteva accadere il contrario considerato il turbolento periodo pre-sospensione delle attività di didattiche.

Per ciò che, invece, riguarda la percezione dell’attività a distanza si rappresenta che:

Per quanto riguarda il rapporto che si ha con la didattica online, una fetta di studenti (15%) ritiene che stia imparando di meno, ma in compenso sta sviluppando altre competenze. Il 5% dichiara di fare fatica, e il 60% che si imparano meno cose, ma bisogna adattarsi.

I docenti, dal canto loro, hanno accettato la sfida della didattica online: molti affrontano positivamente le difficoltà che incontrano, altri, in uguale percentuale, si stanno adattando a questa nuova esigenza. Solo il 9,4% aveva già sperimentato, prima dell’emergenza, questa modalità. Il 60% degli studenti pensa che la didattica a distanza possa essere utile solo per particolari esigenze o situazioni, mentre la percentuale di chi la ritiene solo un ripiego supera quella di coloro che la vorrebbero regolarmente integrata nella didattica di tutti i giorni. L’organizzazione che la scuola ha messo in piedi per fronteggiare questo periodo di emergenza è giudicata molto positivamente dagli studenti.

Le difficoltà incontrate dagli studenti riguardano soprattutto la lentezza o la mancanza del collegamento a Internet (35,5%) e quelle nell’organizzare il proprio studio (40).

Lo stato d’animo di questi giorni di emergenza e preoccupazione pesa in maniera distribuita tra gli studenti. Infine, molto alta è la percentuale degli studenti che in questi giorni utilizza la Rete anche per altri scopi, diversi dallo studio, soprattutto per comunicare sui social.

I docenti utilizzano le seguenti metodologie

Studio in autonomia

Cooperative Learning (se attuabile in base alle strumentazioni in uso agli alunni)

Equilibrato e dosato impegno on line (indicare durata massima lezione sincrona)

Videolezioni (indicare durata massima)

Audiolezioni (indicare durata massima)

Questo impegno ha garantito un approccio didattico basato sullo sviluppo delle competenze, orientato all’imparare a imparare, allo spirito di collaborazione, all’interazione autonoma, costruttiva ed efficace dello studente – e si articola attraverso l’uso della bacheca di Argo (per comunicare quotidianamente argomenti e attività a famiglie, studenti e docenti); l’utilizzo della piattaforma WeSchool, snella e colorata, che permette: la consultazione del libro di testo in versione digitale – con tutti i suoi strumenti e allegati extra – e lo svolgimento degli esercizi proposti, anche direttamente online; la catalogazione ordinata per tematiche degli argomenti affrontati (che restano sempre a disposizione del bambino, rendendo l’apprendimento leggero, flessibile e divertente ed evitando un eccessivo carico di lavoro); la possibilità di aggiungere video, audio, materiale scaricabile o stampabile, immagini, link a siti di interesse, documenti di vario genere per garantire una personalizzazione dello studio nonché un approfondimento e un aggiornamento continuo della materia, anche accogliendo suggerimenti, curiosità e desideri dei bambini stessi o delle famiglie.

Queste premesse sono di auspicio ad una ri-progettazione coerente con le necessità del contesto classe.

Distribuzione degli alunni per fasce di livello

In relazione ai diversi livelli di partenza e alle capacità individuali, gli obiettivi delle discipline sono stati raggiunti in modo:

Eccellente per i seguenti allievi:

strategie utilizzate

o lettura ed analisi più approfondita di testi specifici

o approfondimento e rielaborazione dei contenuti disciplinari

o ricerche e altre attività laboratoriali

o valorizzazione di interessi extrascolastici positive

Avanzato per i seguenti allievi:

strategie utilizzate

o individuazione dei concetti chiave e successiva schematizzazione

o esercitazioni guidate finalizzate ad un controllo autonomo del lavoro svolto

o controllo sistematico del lavoro svolto o rielaborazione di contenuti disciplinari

o esercitazioni per l’uso corretto delle regole e dei concetti

Intermedio per i seguenti allievi:

strategie utilizzate

o lavori differenziati per singoli alunni e/o gruppi o esercizi di lettura e tecnica di comprensione

o esposizione guidata di semplici contenuti disciplinari o coinvolgimento in tutte le attività programmate

o attribuzione di compiti di difficoltà crescente in vista dell’acquisizione dei contenuti adeguati

Essenziale per i seguenti allievi:.

strategie utilizzate

o lavori di gruppo o attribuzione incarichi da svolgere insieme ai compagni in vista di una progressiva autonomia

o esercizi di schematizzazione e di riorganizzazione logica dei contenuti

o acquisizione di atteggiamenti comportamentali autonomi

parziale per i seguenti:

strategie utilizzate

o lavori di gruppo o attribuzione incarichi da svolgere insieme ai compagni in vista di una progressiva autonomia

o esercizi di schematizzazione e di riorganizzazione logica dei contenuti

o acquisizione di atteggiamenti comportamentali autonomi

Obiettivi didattico-educativi e traguardi per lo sviluppo delle competenze

Nel definire il profilo finale dello studente al termine di questo quinto anno della Primaria i docenti hanno scelto di partire dalle 8 competenze chiave per l’apprendimento permanente definite dal Parlamento Europeo con raccomandazione del 18 dicembre2006, che l’Italia ha recepito come obiettivo generale del processo formativo del sistema pubblico di istruzione. Esse rappresentano, come precisa la premessa alle indicazioni, la finalità generale dell’istruzione e dell’educazione e spiegano le motivazioni dell’apprendimento stesso.

Le “Indicazioni per il curricolo 2012”, definiscono le 8 competenze chiave, “Metacompetenze”, poiché sono quelle di cui tutti hanno bisogno per la realizzazione e lo sviluppo personali, la cittadinanza attiva, l’inclusione sociale e l’occupazione.

Abbiamo agito avendo presente:

* 1 comunicazione nella madrelingua

* 2 comunicazione nelle lingue straniere

* 3 competenza matematica e di base in scienze e tecnologia

* 4 competenza digitale

* 5 imparare ad imparare

* 6 competenze sociali e civiche

* 7 spirito di iniziativa e imprenditorialità

* 8 consapevolezza ed espressione culturale

Ragion per cui, possiamo affermare che gli studenti, quasi tutti, al termine del primo quinquennio del Primo ciclo, attraverso gli apprendimenti sviluppati a scuola, lo studio personale, le esperienze educative vissute in famiglia e nella comunità è stato in grado di iniziare ad affrontare in autonomia e con responsabilità le situazioni di vita tipiche della propria età, riflettendo ed esprimendo la propria personalità.

I nostri alunni hanno consapevolezza delle proprie potenzialità e dei propri limiti, utilizzano gli strumenti di conoscenza per comprendere se stesso e gli altri, per riconoscere e apprezzare le diverse identità, le tradizioni culturali e religiose, in un’ottica di dialogo e di rispetto reciproco.

Interpretano i sistemi simbolici e culturali della società, orientano le proprie scelte in modo consapevole, rispettano le regole condivise, collaborano con gli altri per la costruzione del bene comune esprimendo le proprie personali opinioni e sensibilità.

Si impegnano per portare a compimento il lavoro iniziato da solo o insieme ad altri.

Dimostrano una certa padronanza della lingua italiana tale da consentirgli di comprendere enunciati e testi, di esprimere le proprie idee, di adottare un registro linguistico appropriato alle diverse situazioni.

Nell’incontro con persone di diverse nazionalità sono in grado di esprimersi a livello elementare in lingua inglese e di affrontare una comunicazione essenziale, in semplici situazioni di vita quotidiana, in una seconda lingua europea.

Riescono ad utilizzare una lingua europea nell’uso delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione: posta elettronica, navigazione web, socia! network, blog.

Le loro conoscenze matematiche e scientifico-tecnologiche consentono loro di analizzare dati e fatti della realtà e di verificare l’attendibilità delle analisi quantitative e statistiche proposte da altri.

Il possesso di un pensiero razionale sviluppato consente loro di affrontare problemi e situazioni sulla base di elementi certi e di avere consapevolezza dei limiti delle affermazioni che riguardano questioni complesse che non si prestano a spiegazioni univoche.

Si orientano nello spazio e nel tempo dando espressione a curiosità e ricerca di senso; osserva ed interpreta ambienti, fatti, fenomeni e produzioni artistiche. Hanno buone competenze digitali, usano con consapevolezza le tecnologie della comunicazione per ricercare e analizzare dati e informazioni, per distinguere informazioni attendibili da quelle che necessitano di approfondimento, di controllo e di verifica e per interagire con soggetti diversi nel mondo.

Possiedono un patrimonio di conoscenze e nozioni di base ed è allo stesso tempo capace di ricercare e di procurarsi velocemente nuove informazioni e impegnarsi in nuovi apprendimenti anche in modo autonomo. Hanno cura e rispetto di sè, come presupposto di un sano e corretto stile di vita. Hanno assimilato il senso e la necessità del rispetto delle regole nella convivenza civile. Hanno attenzione per il bene comune e per le funzioni pubbliche alle quali partecipa nelle diverse forme in cui questa può avvenire: momenti educativi informali e non formali, esposizione pubblica del proprio lavoro, occasioni rituali nelle comunità che frequenta, azioni di solidarietà, manifestazioni sportive non agonistiche, volontariato, ecc. Dimostrano originalità e spirito di iniziativa. Si assumono le proprie responsabilità e chiedono aiuto quando si trovano in difficoltà e sanno fornire aiuto a chi lo chiede. In relazione alle proprie potenzialità e al proprio talento si impegnano in campi espressivi motori ed artistici che sono loro congeniali. Sono disposti ad analizzare loro stessi e a misurarsi con le novità e gli imprevisti.

Contenuti disciplinari

I programmi relativi a ciascuna disciplina sono stati svolti interamente nei modi e nei tempi previsti e risultano assimilati, sia pure in maniera diversa, da quasi tutti gli alunni.

Ambito linguistico

Italiano

L’allievo partecipa a scambi comunicativi (conversazione, discussione di classe o di gruppo) con compagni e insegnanti rispettando il turno e formulando messaggi chiari e pertinenti, in un registro il più possibile adeguato alla situazione.  Ascolta e comprende testi orali “diretti” o “trasmessi” dai media cogliendone il senso, le informazioni principali e lo scopo.  Legge e comprende testi di vario tipo, continui e non continui, ne individua il senso globale e le informazioni principali, utilizzando strategie di lettura adeguate agli scopi.  Utilizza abilità funzionali allo studio: individua nei testi scritti informazioni utili per l’apprendimento di un argomento dato e le mette in relazione; le sintetizza, in funzione anche dell’esposizione orale; acquisisce un primo nucleo di terminologia specifica.  Legge testi di vario genere facenti parte della letteratura per l’infanzia, sia a voce alta sia in lettura silenziosa e autonoma e formula su di essi giudizi personali.  Scrive testi corretti nell’ortografia, chiari e coerenti, legati all’esperienza e alle diverse occasioni di scrittura che la scuola offre; rielabora testi parafrasandoli, completandoli, trasformandoli.  Capisce e utilizza nell’uso orale e scritto i vocaboli fondamentali e quelli di alto uso; capisce e utilizza i più frequenti termini specifici legati alle discipline di studio.  Riflette sui testi propri e altrui per cogliere regolarità morfosintattiche e caratteristiche del lessico; riconosce che le diverse scelte linguistiche sono correlate alla varietà di situazioni comunicative.  È consapevole che nella comunicazione sono usate varietà diverse di lingua e lingue differenti (plurilinguismo).  Padroneggia e applica in situazioni diverse le conoscenze fondamentali relative all’organizzazione logico-sintattica della frase semplice, alle parti del discorso (o categorie lessicali) e ai principali connettivi.

Inglese

(I traguardi sono riconducibili al Livello A1 del Quadro Comune Europeo di Riferimento per le lingue del Consiglio d’Europa)  L’alunno comprende brevi messaggi orali e scritti relativi ad ambiti familiari.  Descrive oralmente e per iscritto, in modo semplice, aspetti del proprio vissuto e del proprio ambiente ed elementi che si riferiscono a bisogni immediati.  Interagisce nel gioco; comunica in modo comprensibile, anche con espressioni e frasi memorizzate, in scambi di informazioni semplici e di routine.  Svolge i compiti secondo le indicazioni date in lingua straniera dall’insegnante, chiedendo eventualmente spiegazioni.  Individua alcuni elementi culturali e coglie rapporti tra forme linguistiche e usi della lingua straniera.

Ambito logico matematico

Matematica

L’alunno si muove con sicurezza nel calcolo scritto e mentale con i numeri naturali e sa valutare l’opportunità di ricorrere a una calcolatrice.  Riconosce e rappresenta forme del piano e dello spazio, relazioni e strutture che si trovano in natura o che sono state create dall’uomo.  Descrive, denomina e classifica figure in base a caratteristiche geometriche, ne determina misure, progetta e costruisce modelli concreti di vario tipo.  Utilizza strumenti per il disegno geometrico (riga, compasso, squadra) e i più comuni strumenti di misura (metro, goniometro…).  Ricerca dati per ricavare informazioni e costruisce rappresentazioni (tabelle e grafici) Ricava informazioni anche da dati rappresentati in tabelle e grafici.  Riconosce e quantifica, in casi semplici, situazioni di incertezza.  Legge e comprende testi che coinvolgono aspetti logici e matematici.  Riesce a risolvere facili problemi in tutti gli ambiti di contenuto, mantenendo il controllo sia sul processo risolutivo, sia sui risultati. Descrive il procedimento seguito e riconosce strategie di soluzione diverse dalla propria.  Costruisce ragionamenti formulando ipotesi, sostenendo le proprie idee e confrontandosi con il punto di vista di altri.  Riconosce e utilizza rappresentazioni diverse di oggetti matematici (numeri decimali, frazioni, percentuali, scale di riduzione…).  Sviluppa un atteggiamento positivo rispetto alla matematica, attraverso esperienze significative, che gli hanno fatto intuire come gli strumenti matematici che ha imparato ad utilizzare siano utili per operare nella realtà

Scienze

L’alunno sviluppa atteggiamenti di curiosità e modi di guardare il mondo che lo stimolano a cercare spiegazioni di quello che vede succedere.  Esplora i fenomeni con un approccio scientifico: con l’aiuto dell’insegnante, dei compagni, in modo autonomo, osserva e descrive lo svolgersi dei fatti, formula domande, anche sulla base di ipotesi personali, propone e realizza semplici esperimenti.  Individua nei fenomeni somiglianze e differenze, fa misurazioni, registra dati significativi, identifica relazioni spazio/temporali.  Individua aspetti quantitativi e qualitativi nei fenomeni, produce rappresentazioni grafiche e schemi di livello adeguato, elabora semplici modelli.  Riconosce le principali caratteristiche e i modi di vivere di organismi animali e vegetali.  Ha consapevolezza della struttura e dello sviluppo del proprio corpo, nei suoi diversi organi e apparati, ne riconosce e descrive il funzionamento, utilizzando modelli intuitivi ed ha cura della sua salute.  Ha atteggiamenti di cura verso l’ambiente scolastico che condivide con gli altri; rispetta e apprezza il valore dell’ambiente sociale e naturale.  Espone in forma chiara ciò che ha sperimentato, utilizzando linguaggi o appropriato.  Trova da varie fonti (libri, internet, discorsi degli adulti ecc.) informazioni e spiegazioni sui problemi che lo interessano.

Tecnologia

L’alunno riconosce e identifica nell’ambiente che lo circonda elementi e fenomeni di tipo artificiale.  È a conoscenza di alcuni processi di trasformazione di risorse e di consumo di energia, e del relativo impatto ambientale.  Conosce e utilizza semplici oggetti e strumenti di uso quotidiano ed è in grado di descriverne la funzione principale e la struttura e di spiegarne il funzionamento.  Sa ricavare informazioni utili su proprietà e caratteristiche di beni o servizi leggendo etichette, volantini o altra documentazione tecnica e commerciale.  Si orienta tra i diversi mezzi di comunicazione ed è in grado di farne un uso adeguato a seconda delle diverse situazioni.  Produce semplici modelli o rappresentazioni grafiche del proprio operato utilizzando elementi del disegno tecnico o strumenti multimediali.  Inizia a riconoscere in modo critico le caratteristiche, le funzioni e i limiti della tecnologia attuale.

Ambito antropologico

Storia

L’alunno riconosce elementi significativi del passato del suo ambiente di vita.  Riconosce e esplora in modo via via più approfondito le tracce storiche presenti nel territorio e  Comprende l’importanza del patrimonio artistico e culturale.  Usa la linea del tempo per organizzare informazioni, conoscenze, periodi e individuare successioni, contemporaneità, durate, periodizzazioni.  Individua le relazioni tra gruppi umani e contesti spaziali.  Organizza le informazioni e le conoscenze, tematizzando e usando le concettualizzazioni pertinenti.  Comprende i testi storici proposti e sa individuarne le caratteristiche.  Usa carte geo-storiche, anche con l’ausilio di strumenti informatici.  Racconta i fatti studiati e sa produrre semplici testi storici, anche con risorse digitali.  Comprende avvenimenti, fatti e fenomeni delle società e civiltà che hanno caratterizzato la storia dell’umanità dal paleolitico alla fine del mondo antico con possibilità di apertura e di confronto con la contemporaneità.  Comprende aspetti fondamentali del passato dell’Italia dal paleolitico alla fine dell’impero romano d’Occidente, con possibilità di apertura e di confronto con la contemporaneità.

Geografia

L’alunno si orienta nello spazio circostante e sulle carte geografiche, utilizzando riferimenti topologici e punti cardinali.  Utilizza il linguaggio della geograficità per interpretare carte geografiche e globo terrestre, realizzare semplici schizzi cartografici e carte tematiche, progettare percorsi e itinerari di viaggio.  Ricava informazioni geografiche da una pluralità di fonti (cartografiche e satellitari, tecnologie digitali, fotografiche, artisticoletterarie).  Riconosce e denomina i principali “oggetti” geografici fisici (fiumi, monti, pianure, coste, colline, laghi, mari, oceani, ecc.)  Individua i caratteri che connotano i paesaggi (di montagna, collina, pianura, vulcanici, ecc.) con particolare attenzione a quelli italiani, e individua analogie e differenze con i principali paesaggi europei e di altri continenti.  Coglie nei paesaggi mondiali della storia le progressive trasformazioni operate dall’uomo sul paesaggio naturale.  Si rende conto che lo spazio geografico è un sistema territoriale, costituito da elementi fisici e antropici legati da rapporti di connessione e/o di interdipendenza.

Cittadinanza e costituzione

Il sistema educativo deve formare cittadini in grado di partecipare consapevolmente alla costruzione di collettività più ampie e composite, siano esse quella nazionale, quella europea, quella mondiale. Non dobbiamo dimenticare che fino a tempi assai recenti la scuola ha avuto il compito di formare cittadini nazionali attraverso una cultura omogenea.

Oggi, invece, può porsi il compito più ampio di educare alla convivenza proprio attraverso la valorizzazione delle diverse identità e radici culturali di ogni studente. La finalità è una cittadinanza che certo permane coesa e vincolata ai valori fondanti della tradizione nazionale, ma che può essere alimentata da una varietà di espressioni ed esperienze personali molto più ricca che in passato.

Per educare a questa cittadinanza unitaria e plurale a un tempo, una via privilegiata è proprio la conoscenza e la trasmissione delle nostre tradizioni e memorie nazionali: non si possono realizzare appieno le possibilità del presente senza una profonda memoria e condivisione delle radici storiche.

A tal fine abbiamo lavorato, come team docente, per garantire una piena valorizzazione dei beni culturali presenti sul territorio nazionale, proprio per arricchire l’es­perienza quotidiana dello studente con culture materiali, espressioni artistiche, idee, valori che sono il lascito vitale di altri tempi e di altri luoghi.

È compito peculiare di questo ciclo scolastico porre le basi per l’esercizio della cittadinanza attiva, potenziando e ampliando gli apprendimenti promossi nella scuola dell’infanzia.

L’educazione alla cittadinanza viene promossa attraverso esperienze significative che consentano di apprendere il concreto prendersi cura di se stessi, degli altri e dell’ambiente e che favoriscano forme di cooperazione e di solidarietà. Questa fase del processo formativo è il terreno favorevole per lo sviluppo di un’adesione consapevole a valori condivisi e di atteggiamenti cooperativi e collaborativi che costituiscono la condizione per praticare la convivenza civile.

Obiettivi irrinunciabili dell’educazione alla cittadinanza sono la costruzione del senso di legalità e lo sviluppo di un’etica della responsabilità, che si realizzano nel dovere di scegliere e agire in modo consapevole e che implicano l’impegno a elaborare idee e a promuovere azioni finalizzate al miglioramento continuo del proprio contesto di vita, a partire dalla vita quotidiana a scuola e dal personale coinvolgimento in routine consuetudinarie che possono riguardare la pulizia e il buon uso dei luoghi, la cura del giardino o del cortile, la custodia dei sussidi, la documentazione, le prime forme di partecipazione alle decisioni comuni, le piccole riparazioni, l’organizzazione del lavoro comune, ecc.

Accanto ai valori e alle competenze inerenti la cittadinanza, la scuola del primo ciclo include nel proprio curricolo la prima conoscenza della Costituzione della Repubblica italiana. Gli allievi imparano così a riconoscere e a rispettare i valori sanciti e tutelati nella Costituzione, in particolare i diritti inviolabili di ogni essere umano (articolo 2), il riconoscimento della pari dignità sociale (articolo 3), il dovere di contribuire in modo concreto alla qualità della vita della società (articolo 4), la libertà di religione (articolo 8), le varie forme di libertà (articoli 13-21). Imparano altresì l’importanza delle procedure nell’esercizio della cittadinanza e la distinzione tra diversi compiti, ruoli e poteri. Questo favorisce una prima conoscenza di come sono organizzate la nostra società (articoli 35-54) e le nostre istituzioni politiche (articoli 55-96). Al tempo stesso contribuisce a dare un valore più largo e consapevole alla partecipazione alla vita della scuola intesa come comunità che funziona sulla base di regole condivise.

Parte integrante dei diritti costituzionali e di cittadinanza è il diritto alla parola (articolo 21) il cui esercizio dovrà essere prioritariamente tutelato ed incoraggiato in ogni contesto scolastico e in ciascun alunno, avendo particolare attenzione a sviluppare le regole di una conversazione corretta. È attraverso la parola e il dialogo tra interlocutori che si rispettano reciprocamente, infatti, che si costruiscono significati condivisi e si opera per sanare le divergenze, per acquisire punti di vista nuovi, per negoziare e dare un senso positivo alle differenze così come per prevenire e regolare i conflitti.

La lingua italiana costituisce il primo strumento di comunicazione e di accesso ai saperi. La lingua scritta, in particolare, rappresenta un mezzo decisivo per l’esplorazione del mondo, l’organizzazione del pensiero e per la riflessione sull’esperienza e il sapere dell’umanità.

È responsabilità di tutti i docenti garantire la padronanza della lingua italiana, valorizzando al contempo gli idiomi nativi e le lingue comunitarie. Così intesa, la scuola diventa luogo privilegiato di apprendimento e di confronto libero e pluralistico.

Ambito delle educazioni

Musica

L’alunno esplora, discrimina ed elabora eventi sonori dal punto di vista qualitativo, spaziale e in riferimento alla loro fonte.  Esplora diverse possibilità espressive della voce, di oggetti sonori e strumenti musicali, imparando ad ascoltare se stesso e gli altri; fa uso di forme di notazione analogiche o codificate.  Articola combinazioni timbriche, ritmiche e melodiche, applicando schemi elementari; le esegue con la voce, il corpo e gli strumenti, ivi compresi quelli della tecnologia informatica. Improvvisa liberamente e in modo creativo, imparando gradualmente a dominare tecniche e materiali, suoni e silenzi.  Esegue, da solo e in gruppo, semplici brani vocali o strumentali, appartenenti a generi e culture differenti, utilizzando anche strumenti didattici e auto-costruiti.  Riconosce gli elementi costitutivi di un semplice brano musicale, utilizzandoli nella pratica.  Ascolta, interpreta e descrive brani musicali di diverso genere.

Arte e immagine

L’alunno utilizza le conoscenze e le abilità relative al linguaggio visivo per produrre varie tipologie di testi visivi (espressivi, narrativi, rappresentativi e comunicativi) e rielaborare in modo creativo le immagini con molteplici tecniche, materiali e strumenti (grafico-espressivi, pittorici e plastici, ma anche audiovisivi e multimediali).  È in grado di osservare, esplorare, descrivere e leggere immagini (opere d’arte, fotografie, manifesti, fumetti ecc) e messaggi multimediali (spot, brevi filmati, videoclip ecc.)  Individua i principali aspetti formali dell’opera d’arte; apprezza le opere artistiche e artigianali provenienti da culture diverse dalla propria.  Conosce i principali beni artistico-culturali presenti nel proprio territorio e manifesta sensibilità e rispetto per la loro salvaguardia.

Motoria

L’alunno acquisisce consapevolezza di sé attraverso la percezione del proprio corpo e la padronanza degli schemi motori e posturali nel continuo adattamento alle variabili spaziali e temporali contingenti.  Utilizza il linguaggio corporeo e motorio per comunicare ed esprimere i propri stati d’animo, anche attraverso la drammatizzazione e le esperienze ritmico-musicali e coreutiche.  Sperimenta una pluralità di esperienze che permettono di maturare competenze di gioco-sport anche come orientamento alla futura pratica sportiva.  Sperimenta, in forma semplificata e progressivamente sempre più complessa, diverse gestualità tecniche.  Agisce rispettando i criteri base di sicurezza per sè e per gli altri, sia nel movimento che nell’uso degli attrezzi e trasferisce tale competenza nell’ambiente scolastico ed extrascolastico.  Riconosce alcuni essenziali principi relativi al proprio benessere psico-fisico legati alla cura del proprio corpo, a un corretto regime alimentare e alla prevenzione dell’uso di sostanze che inducono dipendenza.  Comprende, all’interno delle varie occasioni di gioco e di sport, il valore delle regole e l’importanza di rispettarle.

Religione/attività alternativa

L’alunno riflette su Dio Creatore e Padre, sui dati fondamentali della vita di Gesù e sa collegare i contenuti principali del suo insegnamento alle tradizioni dell’ambiente in cui vive; riconosce il significato cristiano del Natale e della Pasqua, traendone motivo per interrogarsi sul valore di tali festività nell’esperienza personale, familiare e sociale.

Riconosce che la Bibbia è il libro sacro per cristiani ed ebrei e documento fondamentale della nostra cultura, sapendola distinguere da altre tipologie di testi, tra cui quelli di altre religioni; identifica le caratteristiche essenziali di un brano biblico.

Si confronta con l’esperienza religiosa e distingue la specificità della proposta di salvezza del cristianesimo; identifica nella Chiesa la comunità di coloro che credono in Gesù Cristo e si impegnano per mettere in pratica il suo insegnamento.

Metodologia

Il lavoro è stato organizzato tenendo conto della fisionomia della classe, delle esperienze pregresse della maggioranza, dei singoli e delle dinamiche relazionali dei gruppi.

Il cammino di apprendimento ha avuto come punto di partenza e riferimento costante l’esperienza vissuta dai ragazzi. Le lezioni hanno promosso il confronto e lo scambio di opinioni tra alunni e insegnanti, caratterizzando il percorso di apprendimento secondo la significatività dei contenuti nei confronti dell’allievo, dalla valorizzazione dei suoi interessi, dalla soddisfazione dei suoi bisogni, da uno sviluppo progressivo di concetti, capacità ed acquisizione dei codici comportamentali.

I metodi utilizzati sono stati:

• Metodo induttivo;

• Metodo deduttivo;

• Metodo scientifico;

• Metodo esperienziale;

• Lavoro di gruppo;

• Ricerche individuali e/o di gruppo;

• Problem solving;

• Scoperta guidata.

Altre metodologie

Brainstorming;

Problem solving;

Cooperative learning;

Ricerca-azione;

Discussione con intervento a riflesso;

Role play.

Strategie

esercizi di rinforzo;

corsi di recupero disciplinari;

materiale differenziato;

interventi dell’insegnante di sostegno;

lavori in piccoli gruppo;

interventi tempestivi in itinere durante le ore di insegnamento;

attività extra-curricolari;

adesione a progetti particolari.

Strategie didattiche personalizzate

Alunni con BES non certificati

Indicazione delle strategie adottate in rapporto ai singoli alunni con riferimento al PDP.

Caratteristiche del processo di apprendimento e comportamento

Riteniamo di avere vinto, insieme alla famiglia e, principalmente, all’alunno questa lunga battaglia formative iniziata in classe terza e andata Avanti sino ai primi due mesi di questo anno. Lo abbiamo fatto lavorando per:

Indicare dove emergono le difficoltà più rilevanti.

Selezionare le informazioni necessarie per eseguire la consegna.

Mantenere l’attenzione per il tempo utile a completare la consegna.

Seguire le istruzioni e rispettare le regole.

Regolare il comportamento.

Controllare / differire interventi inappropriati: aspettare il proprio turno nel gioco o nella conversazione …

Applicare in modo efficiente strategie di studio.

Costruire e mantenere relazioni positive con i coetanei.

Autoregolare le proprie emozioni.

Affrontare adeguatamente situazioni di frustrazione.

Evitare stati di eccessiva demotivazione ed ansia.

Controllare i livelli di aggressività.

Seguire i ritmi di apprendimento della classe a causa delle difficoltà attentive.

Siamo certi d’avere sufficientemente potenziato il nostro alunno rendendolo attore d’un processo virtuoso inizialmente inaspettabile.

Alunni con DSA certificati

Indicazione delle strategie adottate in rapporto ai singoli alunni con riferimento al PDP.

Fornire organizzatori anticipati e mappe semantiche per aiutare i ragazzi a rappresentare graficamente e verbalmente i collegamenti tra le informazioni

Scrivere le informazioni più importanti

Consegnare in anticipo il testo da leggere

Sollecitare la lettura strategica cooperativa

Insegnare le strategie di lettura (strategie di anticipazione: inferenze dal titolo e dalle figure, parole chiave).

Strategie per lo studio

Consegnare supporti preorganizzati per gli appunti

Fornire schemi incompleti e aperti

Favorire il lavoro a coppie

Evidenziare sulla pagina (con linee, frecce, cerchi o altri simboli e colori) i legami logici e i rimandi tra le varie parti.

Strategie metodologiche e didattiche

Valorizzare nella didattica di linguaggi comunicativi altri dal codice scritto (linguaggio iconografico, parlato), utilizzando mediatori didattici quali immagini, disegni e riepiloghi a voce

Utilizzare schemi e mappe concettuali

Insegnare l’uso di dispositivi extratestuali per lo studio (titolo, paragrafi, immagini) Promuovere inferenze, integrazioni e collegamenti tra le conoscenze e le discipline

Dividere gli obiettivi di un compito in “sotto obiettivi”

Offrire anticipatamente schemi grafici relativi all’argomento di studio, per orientare l’alunno nella discriminazione delle informazioni essenziali

Privilegiare l’apprendimento dall’esperienza e la didattica laboratoriale

Promuovere processi metacognitivi per sollecitare nell’alunno l’autocontrollo e l’autovalutazione dei propri processi di apprendimento

Promuovere l’apprendimento collaborativo

Alunni con disabilità

Indicazione delle strategie adottate in rapporto ai singoli alunni con riferimento al PEI

Mezzi e strumenti

Libri di testo

• Schede predisposte dall’insegnante

• Testi didattici di supporto, anche on line, durante la DaD

• Riviste e giornali

• Cartelloni

• Mediometraggi

• Computer, software didattici e multimediali, Internet

Uscite sul territorio e/o visite guidate

• Giochi didattici

• Piattaforme dedicate

• Video su Youtube e su alcuni siti di case editoriali

Verifiche e valutazione

Verifica

La verifica, oltre a controllare l’apprendimento degli alunni e la validità della progettazione, nella scelta degli strumenti, ha tenuto conto di una distribuzione delle prove secondo una scansione lineare dell’anno graduandole in coerenza al piano programmatico e tenendo conto della DaD risposta allo stato di emergenza sanitaria che ha costretto gli insegnanti ad erogare la didattica su piattaforma.

Le modalità di verifica sono state:

Scritta

□ Componimenti, relazioni, sintesi

□ Grafici e tabelle

□ Prove a domanda aperta e risposta aperta

□ Prove a domanda aperta e risposta chiusa

□ Questionari a scelta multipla

□ Testi di completamento

□ Prove strutturate

□ Esercitazioni grafico pittoriche

□ Libere espressioni di creatività

□ Elaborati, saggi, componimenti

Orale

Relazione su attività svolte

□ Interrogazioni

□ Interventi in discussioni

□ Dialogo

Conversazioni spontanee e guidate su argomenti di studio

Processi e strumenti di valutazione

Il processo di valutazione è necessario per accertare la qualità delle competenze, delle abilità e delle conoscenze degli allievi; è in grado di raccogliere dati ed evidenze allo scopo di riprogettare migliori percorsi formativi, quindi è principalmente un servizio alla persona, perché è funzionale all’apprendimento.

Tramite la prassi valutativa i docenti intendono: educare gli allievi alla coscienza di sé e dei modi dell’apprendere; favorire l’autovalutazione; implementare la motivazione intrinseca e la tensione verso il continuo miglioramento; riconoscere, sviluppare e dare enfasi ai talenti di ciascuno.

Gli obiettivi da raggiungere in termini di prestazioni e i risultati attesi sono resi noti, per cui gli allievi sono a conoscenza delle mete cognitive da raggiungere e diventano consapevoli dei propri livelli di prestazione.

La valutazione è formativa

Valutare non significa semplicemente associare un numero o un giudizio ad una prova di verifica. Valutare significa raccogliere dati ed evidenze sui processi e gli esiti dell’apprendimento, così da riprogettare la didattica in funzione dei bisogni formativi degli allievi, con lo scopo di migliorare la qualità delle loro competenze e del loro apprendimento. Le prassi valutative guardano ai processi dell’imparare, più che al prodotto misurabile e quantificabile, riconoscendo tuttavia il momento della misurazione come step iniziale di un percorso più ampio e complesso quale è quello valutativo.

La valutazione è inclusiva e orientativa

Poiché l’atto valutativo vuole indirizzare verso il miglioramento, non deve generare un senso di sconfitta.

L’insuccesso sistematico viene superato attraverso prove diversificate e percorsi di apprendimento personalizzati, nel pieno rispetto dei tempi e dei modi dell’imparare in relazione agli stili cognitivi di ciascuno.

Lo studente è messo nella condizione di sapere con chiarezza come e dove può migliorare il livello delle prestazioni, attraverso una riflessione metacognitiva condivisa con il docente e la famiglia, così da progettare insieme strategie funzionali al recupero e al successo scolastico.

Modi e tempi della valutazione

In ciascuna classe durante la fase dell’accoglienza si ha una rilevazione della situazione di partenza dei singoli alunni e della classe nel suo insieme, una valutazione iniziale o diagnostica, volta ad accertare i prerequisiti in possesso degli allievi.

La verifica dell’efficacia dei percorsi avviene attraverso una costante valutazione in itinere, che è affidata all’interazione quotidiana e a prove di varie tipologie scandite con regolarità.

La valutazione è formativa e sommativa

La valutazione formativa vuole accertare in modo analitico, durante i processi in essere, quali abilità l’allievo stia acquisendo; le prove di verifica riguardano brevi segmenti del percorso.

Gli esiti delle prove formative concorrono alla formulazione del voto finale. La valutazione sommativa riguarda un percorso di apprendimento: essa intende da un lato elaborare un giudizio complessivo sugli apprendimenti conseguiti dall’allievo, dall’altro formulare un bilancio consuntivo delle scelte didattiche e metodologiche poste in essere, fornendo un feedback utile e necessario alla riformulazione della progettazione.

Gli esiti delle prove sommative incidono direttamente sulla formulazione del voto di fine quadrimestre e fine anno scolastico. I docenti, dopo ampia discussione tenuta durante il consiglio di classe, hanno deciso l’ammissione di tutti gli alunni alla classe successiva.

I criteri di valutazione utilizzati sono stati:

□ valutazione come verifica dell’efficacia e dell’adeguatezza della programmazione per la correzione di eventuali errori di impostazione

valutazione come incentivo al conseguimento dell’obiettivo del massimo sviluppo possibile della personalità (valutazione formativa);

□ valutazione come confronto tra risultati ottenuti e risultati previsti, tenendo conto delle condizioni di partenza (valutazione sommativa);

valutazione/misurazione dell’eventuale distanza degli apprendimenti dell’alunno dallo standard di riferimento;

□ valutazione finalizzata all’orientamento verso le future scelte;

La valutazione degli apprendimenti, effettuata mediante voti numerici, secondo quanto sancito dalla Legge 169/2008 e del Decreto Legislativo 62/2017, è stata effettuata seguendo le indicazioni fornite dal PTOF della Scuola.

Attività di recupero

Obiettivi

1. Organizzare e gestire le attività di recupero

2. Prevenire l’insuccesso scolastico

Risorse professionali

Tutti i docenti del C.d.C.

Spazi

Aule, laboratori Strumenti Lim, schede, materiale vario, piattaforme on line, risorse digitali.

Metodologia

Italiano: somministrazione delle prove INVALSI svolte negli anni precedenti. Esercizi di ortografia, di analisi grammaticale, di analisi logica. Lettura di un testo di narrativa per ragazzi e rielaborazione dello stesso utilizzando tecniche diverse.

Matematica: somministrazione delle prove INVALSI svolte negli anni precedenti.

Uso del sito GIOAMATHESIS per avvio al problem solving e del sito KANGOUROU sezione ecolier.

Operazioni aritmetiche, risoluzioni di problemi aritmetici e di geometria.

Verifica al termine di ogni fase di lavoro saranno somministrate schede di verifica su modello INVALSI.

Attività progettuali e concorsuali, progetti, partecipazione a manifestazioni… (solo nella coordinata)

• Accoglienza

• Recupero e potenziamento

• Continuità educativa

• Orientamento formativo

• Lettura e studio del territorio locale

• Educazione alla convivenza civile

Educazione alla cittadinanza: la dichiarazione universale dei diritti umani

• Educazione ambientale

• Educazione alla salute con riferimento al Covid

• Educazione alimentare

• Educazione all’affettività

• Educazione stradale

• Educazione alla legalità

• Concorsi scolastici alcuni dei quali con importanti risultati e riconoscimenti

• Integrazione e sostegno alunni diversamente abili

• Integrazione alunni a rischio disagio

Alunni segnalati all’osservatorio di area sulla dispersione (solo nella coordinata)

Nessuno.

Rapporti con le famiglie

I genitori degli allievi sono stati contattati attraverso le consuete modalità dei colloqui individuali e generali.

In particolare, la partecipazione della famiglia ai colloqui è stata frequente.

Positiva la collaborazione durante il periodo della DaD e, comunque, generalmente, a garanzia di tutte le attività formative per la realizzazione delle quali hanno partecipato con entusiasmo e grande disponibilità.

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