Regolamento privacy UE, Udir: nuove responsabilità per i Presidi. Nel parleremo il 19 e 20 maggio a Palermo

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comunicato Udir – Ecco l’ennesima beffa al mondo della scuola: parte il nuovo codice della privacy che abolisce in toto la vecchia normativa contenuta nelle disposizioni del DLGS 196 del 2003. Infatti, sono talmente significative le nuove indicazioni contenute nel regolamento europeo 679/2016 che la vecchia norma non poteva nemmeno essere aggiornata. A quanto pare, siamo di fronte a una svolta epocale in materia di protezione dei dati personali: avremo un’unica legge applicabile in tutta l’Unione Europea che regolerà in maniera uniforme il flusso dei dati tra gli Stati membri e tra questi e gli Stati extra-UE. Ci sarà inoltre uniformità nella tutela dei diritti degli interessati.

Viene da dire ottima cosa, non c’è che dire, ma come sempre sul mondo della scuola e sulla responsabilità dei dirigenti si abbatte l’ennesima “tegola” di difficile gestione e comprensione. Il regolamento, infatti, pone con forza l’accento sulla “responsabilizzazione” (accountability nell’accezione inglese) di titolari e responsabili, ossia, sull’adozione di comportamenti proattivi e tali da dimostrare la concreta adozione di misure finalizzate ad assicurare l’applicazione del regolamento (si vedano artt. 23-25, in particolare, e l’intero Capo IV del regolamento). Si tratta di una grande novità per la protezione dei dati in quanto viene affidato ai titolari il compito di decidere autonomamente le modalità, le garanzie e i limiti del trattamento dei dati personali, sempre nel rispetto delle disposizioni normative e alla luce di alcuni criteri specifici indicati nel regolamento.

Il primo fra tali criteri è sintetizzato dall’espressione inglese “data protection by default and by design” (si veda art. 25), ossia dalla necessità di configurare il trattamento prevedendo fin dall’inizio le garanzie indispensabili “al fine di soddisfare i requisiti” del regolamento e tutelare i diritti degli interessati, tenendo conto del contesto complessivo ove il trattamento si colloca e dei rischi per i diritti e le libertà degli interessati. Tutto questo deve avvenire a monte, prima di procedere al trattamento dei dati vero e proprio (“sia al momento di determinare i mezzi del trattamento sia all’atto del trattamento stesso”, secondo quanto afferma l’art. 25, paragrafo 1 del regolamento) e richiede, pertanto, un’analisi preventiva e un impegno applicativo da parte dei titolari che devono sostanziarsi in una serie di attività specifiche e dimostrabili.

Le principali novità introdotte sono: Privacy by Desing e Privacy by Default, Accountability, le condizioni di liceità del trattamento, il trattamento di categorie particolari di dati personali, la valutazione di impatto sulla protezione dei dati, l’informativa all’interessato, i nuovi diritti degli interessati: il diritto all’oblio e il diritto alla portabilità dei dati, il Data Privacy Officer. In questi giorni le scuole, già oberate di lavoro per conto loro, hanno dovuto celermente seguire corsi di formazione, spesso a pagamento, cercando di capire tra circolari usr e avvisi sindacali chiaramente contro legge, in quanto sostenitori della pratica di attendere prima di agire.

Per far fronte a tutte queste problematiche, che non fanno altro che aggravare la già difficile situazione in cui versano le nostre scuole in quanto a grandi oneri e responsabilità, Udir, nella persona del suo presidente nazionale Marcello Pacifico, “ha organizzato un convegno gratuito per i dirigenti il 19 maggio 2018 a Palermo a cui ne seguiranno altri, perché siamo convinti che non è possibile mettere SEMPRE i dirigenti scolastici in queste circostanze di confine. Qui crescono solo gli obblighi: noi, in quanto sindacato che difende la categoria, forniremo gli strumenti adatti a venire a capo della situazione. La scuola giusta che noi sogniamo passa anche per questa strada”, conclude il sindacalista autonomo. Nel convegno di aggiornamento per la dirigenza, anche per i non iscritti a UDIR, si tratteranno temi importantissimi come sicurezza, privacy, legge 205, il nuovo contratto.

“Facciamo della concretezza il nostro modus operandi – continua il Presidente – e infatti interverranno esperti che già oggi operano nel settore: abbiamo coinvolto un Data Protection Officer che da un anno segue più di 40 realtà tra scuole e pubbliche amministrazioni e che ha definito un modello che renderà l’impatto meno complesso per i dirigenti scolastici. Per quanto riguarda la Sicurezza l’esperto coinvolto ha già aiutato decine di presidi a evitare grossi guai. In pratica UDIR vuole supportare i dirigenti anche non iscritti, poiché la scuola è indispensabile al Paese, indipendentemente dagli interessi specifici di sindacati e altri. Sul tema privacy inoltre abbiamo potenziato il nostro servizio di consulenza agli iscritti aggiungendo risorse operative sull’argomento”.

Su questi e altri temi l’Udir organizza per domenica 20 maggio alle ore 08.30 a all’Hotel San Paolo Palace di Palermo un convegno: tra i relatori ci saranno il medico esperto Vittorio Lodolo D’Oria, lo psicologo Giuseppe Lavenia, l’avvocatessa Vania Cirese e la dirigente scolastica Concetta Giannino. Concluderà i lavori Marcello Pacifico, presidente Udir.

 Scarica la locandina del convegno nazionale di giorno 19 e invia la scheda di partecipazione.

Scarica la locandina del convegno nazionale di giorno 20 e invia la scheda di partecipazione.

13 maggio 2018

Ufficio Stampa Anief

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