Registro elettronico. Gilda “No all’introduzione immediata, ancora troppi i punti da chiarire”

Di Lalla
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Ufficio Stampa Gilda degli Insegnanti – No all’adozione del registro elettronico fino a quando non saranno chiariti i tanti aspetti ambigui della normativa che ne introduce l’uso nelle scuole. Secondo la Gilda, infatti, sono ancora troppi i problemi da risolvere, come quelli relativi alla privacy, alle procedure di comunicazione dei voti alle famigliee alla firma digitale necessaria per la validazione giuridica delle comunicazioni.

Ufficio Stampa Gilda degli Insegnanti – No all’adozione del registro elettronico fino a quando non saranno chiariti i tanti aspetti ambigui della normativa che ne introduce l’uso nelle scuole. Secondo la Gilda, infatti, sono ancora troppi i problemi da risolvere, come quelli relativi alla privacy, alle procedure di comunicazione dei voti alle famigliee alla firma digitale necessaria per la validazione giuridica delle comunicazioni.

"Nonostante ciò – spiega la Gilda – dall’inizio di settembre in numerose scuole i dirigenti scolastici stanno provando a imporre ai collegi dei docenti l’introduzione dei registri elettronici. Eppure la norma non può essere considerata esecutiva poiché manca ancora il piano di attuazione del Miur.

Inoltre – sottolinea la Gilda – la circolare emanata dal ministero dell’Istruzione il 3 ottobre scorso non impone alcun termine per l’introduzione del registro elettronico. Per l’anno scolastico appena iniziato, dunque, l’adozione di questo nuovo strumento didattico è ancora facoltativa”.

La Gilda degli Insegnanti invita quindi i docenti a rifiutare qualsiasi deliberazione del collegio che avalli l’introduzione del registro elettronico e, in caso di ordini di servizio, a rivolgersi alle sedi della Gilda.

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